Salute e Benessere
SOS allergie? Goditi il meglio della primavera con i nostri consigli
Ormai ci siamo: la primavera è alle porte e insieme ad essa la fioritura, causa scatenante di numerose allergie. Il termine “allergia” è un vocabolo di derivazione greca, “allos” ovvero “estraneo” ed “ergon” che significa “azione”, traducibile in “reagire in modo diverso”. L’allergia, infatti, è una risposta anomala dell’organismo che quando entra in contatto con gli allergeni rilascia sostanze che causano i tipici sintomi dell’allergia.
Piante allergeniche
L’allergia stagionale si deve ai pollini: i responsabili più allergenici sono quelli prodotti da piante arboree o da piante erbacee e selvatiche senza fiori. In questo caso infatti l’impollinazione non è affidata, come per le piante da fiore, al trasporto degli insetti ma alle correnti d’aria e al vento. Le quantità abbondanti di polline hanno dimensioni molto ridotte e riescono a rimanere sospesi in aria anche per lunghi periodi di tempo e trasportati a grande distanza.
L’allergia colpisce moltissime persone: secondo i dati dell’Oms si attesta tra il 10 e il 40% della popolazione a seconda delle regioni e dei periodi dell’anno. A questo si aggiunge, complice l’inquinamento climatico, la fioritura anticipata di alcune specie come ad esempio accade per la parietaria. In certe zone la fioritura della parietaria può protrarsi addirittura per l'intero anno. Nelle regioni costiere del sud, ad esempio, il periodo pollinico inizia a febbraio-marzo, raggiunge l’apice tra aprile e maggio e permane fino ad ottobre.
Altre piante dai pollini allergeni sono la betulla, le graminacee, il cipresso, l’olivo. Ci sono poi altre piante che hanno un periodo di fioritura più tardivo, come ad esempio l’ambrosia e l’artemisia.
Negli ultimi anni il polline di cipresso è aumentato come concentrazione per un maggiore uso di questa pianta a scopo ornamentale nelle città.
Allergia di primavera, i sintomi
I sintomi dell’allergia al polline tendono a riguardare principalmente gli occhi (prurito, lacrimazione, congiuntivite) e il naso (starnutazione, rinorrea, ostruzione), ma in alcuni casi interessano anche i bronchi (tosse, affanno, sibili, asma) e la pelle (prurito, arrossamenti, eruzioni cutanee, orticaria). Oltre a questi sintomi possono comparire anche riduzione dell’olfatto e del gusto, insonnia e stanchezza.
La rinite allergica è il sintomo comune dell’allergia da pollini: si tratta di una patologia della mucosa nasale indotta da una infiammazione conseguente all’esposizione allergenica. È caratterizzata clinicamente da: rinorrea (naso che cola), starnuti, prurito e ostruzione.
Come si limitano i sintomi delle allergie?
Ecco i nostri 5 consigli per tenere alcuni semplici comportamenti che possono ridurre la sintomatologia.
- Controllare i calendari informativi sulle fioriture per valutare i periodi e in particolare le settimane in cui la presenza di polline a cui si è allergici è maggiore. In Italia esiste una rete di monitoraggio del meteo polline, composta da 70 centri e coordinata dall’Associazione italiana di aerobiologia.
- All’aperto evitare le zone centrali della giornata in cui le concentrazioni di polline sono massime, se possibile non frequentare giardini e parchi o almeno utilizzare mascherina e occhiali da sole, meglio se di tipo avvolgente. In macchina, invece, meglio finestrini chiusi e filtro antipolline attivo.
- Evitare di aprire le finestre durante la giornata preferendo arieggiare l’ambiente solo la mattina presto o la sera tardi quando la concentrazione pollinica è più bassa. Il momento della giornata in cui circola meno polline in città è tra le 6 e le 8 del mattino.
- I pollini possono depositarsi sui capelli: meglio lavare i capelli quotidianamente e più spesso anche la biancheria, i tappeti, la moquette, le tappezzerie e i tendaggi dove pollini e acari possono depositarsi. Attenzione però a non far asciugare la biancheria all’aperto!
- Togliere le scarpe quando si rientra a casa e riporle altre in un armadio in modo da non trasportare particelle allergizzanti.
Restano valide le terapie di supporto a disposizione: cortisonici (su disposizione del medico), antistaminici e antiallergici in compresse, spray decongestionanti o collirio sono un ausilio per alleviare i sintomi di riniti e congiuntiviti allergiche stagionali. Sempre opportuno, tuttavia, chiedere consiglio al medico e al proprio farmacista.
Tra le nuove cure c’è l’immunoterapia specifica, il cosiddetto “vaccino”, che consente di desensibilizzare il paziente all’esposizione all’allergene.
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