Salute e Benessere

Amianto: tutti i rischi per la natura

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Amianto: tutti i rischi per la natura

 

  1. Che cos’è l’amianto?
  2. Quali sono i principali utilizzi dell’amianto?
  3. Quali sono i rischi per la saluti derivanti dall’amianto?
  4. Asbestosi
  5. Mesotelioma
  6. Come prevenire i danni prodotti dall’amianto?
  1. Che cos’è l’amianto?

L'amianto è un minerale naturale ritenuto, soprattutto in passato, estremamente interessante per la presenza di una struttura chimica unica che lo rende molto resistente e relativamente flessibile.

L'amianto è famoso per la sua resistenza eccezionale al calore: le sue fibre possono sopportare temperature superiori a 1000°C. Infine, è molto resistente a molti acidi e basi. 

  1. Quali sono i principali utilizzi dell’amianto?

In passato l’amianto è stato ampiamente utilizzato in diversi settori grazie alle sue straordinarie proprietà, ma negli ultimi decenni è sempre meno utilizzato a causa della scoperta dei potenziali danni alla salute associati a questo materiale.

I principali utilizzi storici dell’amianto sono stati:

  • Materiali da costruzione: uno degli usi più comuni dell’amianto riguardava il settore delle costruzioni. Il cemento-amianto, che combinava fibre di amianto con cemento, era utilizzato per produrre tubi, lastre e pannelli. Questi materiali erano noti per la loro resistenza e durabilità e venivano impiegati in tutto, dalle tubature di drenaggio alle coperture e rivestimenti delle pareti. Inoltre l’amianto era usato per isolare edifici e impianti, proteggendo le superfici dal calore e migliorando l'efficienza energetica
  • Isolamento e rivestimenti: l’amianto era considerato essenziale per isolare tubature, caldaie, serbatoi e altri impianti industriali. Grazie alla sua eccellente resistenza al calore, veniva usato per mantenere temperature costanti e proteggere le strutture da alte temperature. Era anche utilizzato per rivestire i cavi elettrici, offrendo una protezione aggiuntiva contro il calore e le fiamme 
  • Prodotti per l’automotive: nell’industria automobilistica, l’amianto era presente in vari componenti, tra cui i freni e le frizioni. Le sue proprietà di resistenza all’usura e al calore lo rendevano ideale per questi utilizzi. Inoltre, l’amianto era usato nelle guarnizioni dei motori per resistere a temperature e pressioni elevate 
  • Tessuti e protezione personale: l’amianto veniva utilizzato per realizzare tessuti resistenti al fuoco. Guanti da forno, tute protettive per i pompieri e altri indumenti speciali erano realizzati con l’amianto per proteggere dalle alte temperature. Era anche impiegato nei filtri industriali, grazie alla sua capacità di resistere al calore e alla corrosione
  • Rivestimenti e finishing: l’amianto trovava applicazione anche nei rivestimenti per pavimenti e nelle pitture. Alcuni pavimenti e rivestimenti erano realizzati con l’amianto per garantirne la durata e la facilità di manutenzione. Era incluso anche in intonaci e pitture per migliorare la resistenza al fuoco e all’usura. 
  1. Quali sono i rischi per la saluti derivanti dall’amianto?

Oggi l'amianto è noto a causa dei gravi rischi per la salute associati alla sua esposizione. Infatti le fibre di amianto, quando vengono inalate, possono penetrare profondamente nei polmoni. Una volta all'interno, queste fibre possono rimanere intrappolate nei tessuti polmonari per decenni: la presenza continua delle fibre provoca una risposta infiammatoria cronica, che porta alla cicatrizzazione dei tessuti e a modificazioni cellulari potenzialmente cancerogene.

I principali rischi per la salute derivanti dall'amianto sono:

  • Asbestosi
  • Mesotelioma
  • Cancro ai polmoni
  • Altre malattie: anche se meno comuni, ci sono altre condizioni di salute associate all'amianto come i tumori gastrointestinali (per esempio, cancro dell'esofago e dello stomaco).

 

I principali fattori di rischio associati ai danni da amianto sono:

  • Durata e intensità dell'esposizione: il rischio di sviluppare malattie legate all'amianto aumenta con la durata e l'intensità dell'esposizione
  • Fumo di tabacco: per chi fuma, il rischio di cancro ai polmoni e altre malattie respiratorie aumenta ulteriormente quando c'è stata esposizione all'amianto
  • Tipo di amianto: alcuni tipi di amianto, come la crocidolite (amianto blu), sono considerati più pericolosi rispetto ad altri, come il crisotilo (amianto bianco).
  1. Asbestosi

L’asbestosi è la principale malattia polmonare cronica causata dall'inalazione di fibre di amianto. All'inizio, l’asbestosi può manifestarsi con sintomi piuttosto comuni, come una tosse persistente che non migliora. Con il passare del tempo, può comparire anche affanno, cioè una difficoltà a respirare, che tende a peggiorare soprattutto durante l'attività fisica. Altri sintomi e segni includono dolore toracico e un respiro sibilante. Nei casi più gravi, si possono osservare segni più evidenti come un affaticamento generale e una perdita di peso. In alcuni pazienti, si può notare anche una deformazione delle dita, nota come “dita a bacchetta di tamburo”, sebbene questo sia meno comune.La diagnosi dell’asbestosi inizia con una dettagliata anamnesi medica per indagare l’eventuale esposizione all'amianto del paziente, dato che questo è fondamentale per capire il rischio. Durante l'esame obiettivo invece, il medico ascolterà i polmoni e cercherà segni di problemi respiratori. Per confermare la diagnosi, si ricorre a diversi esami: una radiografia del torace può mostrare segni di fibrosi nei polmoni, ma per ottenere immagini più dettagliate è necessario eseguire una tomografia computerizzata (TC) del torace. Questo esame può rivelare alterazioni più specifiche e dettagliate dei polmoni.

 Per valutare invece la funzionalità respiratoria si utilizza la spirometria, un test che misura la capacità respiratoria e il flusso d'aria nei polmoni. I risultati possono mostrare una riduzione della capacità polmonare, caratteristica dell’asbestosi. In alcuni casi, potrebbe essere necessaria anche una biopsia polmonare per esaminare direttamente i tessuti e confermare la presenza di fibre di amianto e cicatrici.

Ad oggi non esiste una cura definitiva per l’asbestosi, ma esistono diversi modi per gestirne i sintomi:

  • Ossigenoterapia: può essere necessaria per aumentare i livelli di ossigeno nel sangue 
  • Riabilitazione polmonare: include esercizi e tecniche per migliorare la capacità respiratoria, aumentare la resistenza e aiutare a gestire i sintomi quotidiani.

È anche essenziale monitorare regolarmente la malattia con visite di controllo per seguire la progressione e adattare il trattamento se necessario. Inoltre, è cruciale evitare ulteriori esposizioni all'amianto e prendere misure preventive per ridurre il rischio di complicazioni.

  1. Mesotelioma

Il mesotelioma è un tipo di cancro raro e aggressivo che colpisce il mesotelio, un sottile strato di tessuto che riveste gli organi interni come i polmoni, l'addome e il cuore. Anche questa patologia è spesso collegata all'esposizione all'amianto, e può svilupparsi molti anni dopo che una persona è stata esposta a queste fibre.

 Il mesotelioma può presentarsi in diverse forme a seconda della parte del corpo che colpisce:

  • Mesotelioma pleurico: colpisce la pleura, la membrana che riveste i polmoni e la cavità toracica. I sintomi principali possono includere dolore toracico, tosse persistente e difficoltà a respirare. Spesso si verifica anche un accumulo di liquido intorno ai polmoni, che può causare una sensazione di oppressione e mancanza di respiro
  • Mesotelioma peritoneale: colpisce la membrana che riveste la cavità addominale. I sintomi possono includere dolore addominale, gonfiore, nausea, perdita di peso e accumulo di liquido nell'addome. Questi sintomi possono essere simili a quelli di altre condizioni addominali, rendendo la diagnosi iniziale difficile
  • Mesotelioma pericardico: è estremamente raro e colpisce il tessuto che circonda il cuore. I sintomi possono includere dolore toracico, palpitazioni e difficoltà respiratorie, che possono essere confusi con altre malattie cardiache.

La diagnosi di mesotelioma richiede una valutazione medica approfondita che deve valutare l’eventuale esposizione professionale e ambientale del paziente all'amianto. Inoltre, l’esame obiettivo può mostrare la presenza di sintomi come dolore toracico o addominale.

 Per confermare la diagnosi, sono necessari diversi esami diagnostici; quelli principalmente utilizzati sono: 

  • Radiografia del torace e dell’addome: questi esami possono rilevare anomalie come ispessimenti delle membrane o accumulo di liquido
  • Tomografia computerizzata (TC): la TC offre immagini dettagliate delle aree sospette e aiuta a valutare l’estensione del tumore
  • Risonanza magnetica (RM): la RM può fornire ulteriori dettagli sui tessuti e le strutture circostanti, particolarmente utili per il mesotelioma pericardico
  • Biopsia: la biopsia è fondamentale per confermare la presenza di mesotelioma. Può essere eseguita tramite procedure come la toracoscopia o la laparoscopia, che permettono di prelevare campioni di tessuto per l’analisi al microscopio.

Il trattamento del mesotelioma dipende dalla fase della malattia e dalle condizioni generali del paziente. Le opzioni principali includono:

 

  • Chirurgia: se il tumore è localizzato e operabile, la chirurgia può essere usata per rimuovere il tumore e parte del tessuto circostante. Tuttavia, poiché il mesotelioma è spesso diagnosticato in stadi avanzati, non sempre è possibile una rimozione completa
  • Chemioterapia: impiega farmaci per uccidere le cellule tumorali o fermare la loro crescita
  • Terapie palliative: si concentrano sulla gestione dei sintomi e sul miglioramento della qualità della vita. Possono includere farmaci per il dolore, supporto nutrizionale e altre cure per alleviare i sintomi e offrire conforto
  • Immunoterapie: rappresentano l’ultima novità in questo ambito e agiscono nel modulare il sistema immunitario, per renderlo più aggressivo nei confronti delle cellule tumorali.

 Poiché è una malattia spesso diagnosticata in stadi avanzati, la prognosi del mesotelioma può essere sfavorevole. Tuttavia i progressi nella ricerca e nelle opzioni di trattamento stanno migliorando le prospettive per alcuni pazienti.

  1. Come prevenire i danni prodotti dall’amianto?

Da quando sono stati scoperti i potenziali danni dell’amianto sulla salute umana, sono stati fatti molti sforzi per capire come prevenirli. Le principali strategie sono: 

  • Identificazione e rimozione dell’amianto: il primo passo per prevenire i danni è scoprire se ci sono materiali contenenti amianto nei luoghi in cui viviamo o lavoriamo. Se un edificio è stato costruito prima degli anni '90, potrebbe contenere amianto. In questo caso, è una buona idea farlo controllare da esperti. Questi professionisti possono effettuare test e determinare se è necessario intervenire. Se viene trovato amianto, è essenziale affidarsi a specialisti qualificati per rimuoverlo. La rimozione dell'amianto deve essere eseguita con molta attenzione per evitare che le fibre si disperdano nell’aria, causando rischi per la salute 
  • Sicurezza sul lavoro: per chi lavora in ambienti dove potrebbe esserci amianto, la formazione è cruciale. I lavoratori devono essere istruiti sui rischi legati all’amianto e sulle procedure di sicurezza da seguire, che includono l’uso di dispositivi di protezione individuale e di tecniche di lavoro che riducano la possibilità di dispersione delle fibre. Inoltre, è fondamentale rispettare le normative locali riguardanti l’amianto
  • Sicurezza durante le demolizioni e le ristrutturazioni: se si prevede una demolizione o una ristrutturazione in un edificio che potrebbe contenere amianto, è importante avere un piano dettagliato. Questo piano deve prevedere misure di sicurezza per gestire l’amianto, come l’uso di barriere e sistemi di ventilazione per contenere le fibre. Inoltre, è necessario seguire le procedure corrette per lo smaltimento dell’amianto: i materiali devono essere imballati e trasportati in strutture autorizzate che possano smaltirli in modo sicuro.

 

 

 

 

 

 

 

Dott. Giorgio Sciarra

Dott. Giorgio Sciarra

Opera presso il Policlinico Umberto I di Roma, dove si sta specializzando in Reumatologia, dopo essersi laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università La Sapienza di Roma con il massimo dei voti. E’ esperto di divulgazione scientifica sui temi della salute, del benessere e dell’alimentazione.

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