Salute e Benessere
Migliorare il microcircolo per gambe più leggere
La circolazione sanguigna è un sistema estremamente complesso e finemente regolato, cosa può accadere, però, se questo meccanismo si inceppa e subentrano disturbi a carico dell’apparato circolatorio? Il problema più comune è l’insufficienza venosa, che colpisce soprattutto gli arti inferiori – le gambe – con maggiore incidenza nelle donne.
Cerchiamo di comprendere le cause principali e quali sono i possibili rimedi per contrastare questo fenomeno.
In questo periodo in particolare, complice il clima caldo umido, è frequente avvertire le gambe più stanche o pesanti magari dopo aver camminato a lungo o dopo sforzi fisici eccessivi ma in altri casi potrebbe trattarsi di un problema a carico della circolazione sanguigna periferica.
Possono comparire sintomi come gambe stanche e pesanti, caviglie gonfie, capillari fragili, emorroidi e vene varicose. Questi sintomi, spesso, sono riconducibili a un’unica patologia: l’insufficienza venosa.
L’insufficienza venosa cronica degli arti inferiori (IVC) è definibile come l’insieme di sintomi riconducibili ad un’anomalia funzionale del sistema venoso.
Lo sapevi che...
Le emorroidi possono rappresentare una forma di insufficienza venosa localizzata nella parte terminale del retto. Migliorando la circolazione spesso si risolvono anche i problemi legati alle emorroidi. Le vene del plesso emorroidale presentano problematiche molto simili a quelle dell’insufficienza venosa e pertanto possono essere trattate con sostanze definite come flebotonici.
Per quanto riguarda la diagnosi e il trattamento, tuttavia, è sempre opportuno consultare il medico. In particolare, se i sintomi persistono o si associano dolore persistente, febbre, gonfiore o rossore della parte è necessaria la valutazione medica
Cause e fattori che influenzano negativamente il microcircolo
- Scarso movimento fisico
- Prevalenza di ortostatismo prolungato ovvero della posizione in piedi per molte ore al giorno
- Lavoro sedentario
- Familiarità
- Indumenti stretti e tacchi alti
- Età avanzata: con l’età il tessuto connettivo che rinforza le pareti dei capillari può iniziare a cedere sotto l’azione della pressione idrostatica.
- Obesità
- Fumo
- Stitichezza
- Errate abitudini alimentari (eccesso di sale ad esempio)
- Assunzione di contraccettivi orali
- Ambienti surriscaldati
Per migliorare questa condizione la prima raccomandazione è quella di intervenire sullo stile di vita: svolgere attività fisica come camminare con costanza e a passo sostenuto è il miglior modo per sostenere la circolazione ed evitare problemi di ristagno di liquidi e di emorroidi.
Vanno anche evitate le situazioni che contrastano il ritorno venoso come l’accavallare le gambe e l’uso di indumenti troppo stretti.
Oltre al trattamento compressivo e ai farmaci esistono anche integratori utili per aumentare il tono venoso, il drenaggio linfatico e il flusso microcircolatorio. Assumendo alcune sostanze, infatti, si può favorire la normale circolazione venosa e del microcircolo assicurando il benessere delle gambe e anche quello del plesso emorroidario alleviando la sensazione di pesantezza e fastidio causato dalle emorroidi.
Diosmina, Troxerutina ed Esperidina
Rinforzano e proteggono le pareti dei vasi venosi, aumentano il tono e l’elasticità delle vene, riducono la permeabilità capillare, migliorano il drenaggio linfatico e proteggono dall’azione dannosa dei radicali liberi.
L-Carnitina
Contribuisce a migliorare il ritorno venoso favorendo la produzione di energia sia a livello del muscolo che del microcircolo.
Meliloto
Melilotus officinalis, conosciuto anche col nome di vetturina gialla, è una pianta erbacea annua della famiglia delle leguminose molto diffusa in Europa. È impiegata in fitoterapia in quanto favorisce la funzionalità della circolazione venosa periferica e del plesso emorroidario grazie alla sua azione drenante ed antiedemigena. L’azione fleboprotettiva di questa pianta deve l'effetto principale alla cumarina è quello sul drenaggio linfatico.
Ippocastano
Favorisce la funzionalità del microcircolo grazie alla sua azione venotonica, protettiva vascolare, antinfiammatoria ed antiossidante. L’ippocastano, Aesculus hippocastanum, è un grande albero di origine orientale ma molto diffuso in Italia come pianta ornamentale. La droga è costituita dai semi, noti anche come “castagne d’India”, da non confondere con le castagne alimentari, che sono invece i frutti del castagno (Castanea sativa). Il principio attivo è rappresentato dall’ escina.
Articolo scritto con il contributo di Alfasigma
0 commenti
Accedi per poter inserire un commento