Salute e Benessere
Calabroni: cosa fare e come riconoscerli
1. Caratteristiche dei calabroni
2. Calabroni: come riconoscerli?
3. Calabroni: cosa fare in caso di avvistamento e come eliminarli?
4. Puntura di calabrone: rimedi naturali e consigli pratici
1. Cosa sono i calabroni?
Durante l’estate è possibile ritrovarsi nidi di calabroni nelle prossimità di casa, nei giardini, sui balconi o nei sottotetti e questo può procurare non pochi problemi a chi si trova nei paraggi. I calabroni sono insetti appartenenti alla famiglia dei Vespidi. Sono imparentati con le vespe e le api, sono noti per le loro dimensioni più grandi rispetto alle vespe comuni e per la loro maggiore pericolosità.
Questi insetti sono predatori e si nutrono principalmente di insetti più piccoli, come api e vespe, che catturano per nutrirsi e alimentare le larve nel loro nido. I calabroni sono in grado di volare a velocità elevate e possono essere più aggressivi rispetto alle comuni vespe o api, soprattutto quando il loro nido viene minacciato o disturbato.
Il pungiglione del calabrone è lungo e può pungere ripetutamente, a differenza delle api, che di solito muoiono dopo aver punto. La puntura del calabrone può essere molto dolorosa, perché inietta veleno nel soggetto colpito, e può causare una serie di reazioni che variano dal semplice gonfiore e rossore locale fino a reazioni allergiche molto più severe, come lo shock anafilattico.
Anche se alcuni calabroni possono sembrare minacciosi, è importante notare che, in generale, non sono aggressivi nei confronti dell'uomo a meno che non si sentano minacciati. Se si incontra un nido di calabroni o si è consapevoli della presenza di calabroni in un'area, è consigliabile evitare di disturbare i nidi e prendere precauzioni per proteggersi da punture accidentali. Se si ha un nido di calabroni vicino a casa o all'interno di un'area frequentata, è consigliabile chiedere l'intervento di un professionista per la rimozione sicura del nido
2. Calabroni: come riconoscerli?
Il calabrone possiede la stessa fisionomia di una vespa, ma si distingue da quest’ultima per colore – avendo una colorazione bruna-rossiccia con striature gialle e nere - e per dimensione, essendo ben più grande rispetto ad una vespa. Inoltre è possibile riconoscere il calabrone dal forte ronzio e dal volo potente.
Altre caratteristiche prettamente fisiche e denotabili nel calabrone sono il vertice del capo, che si presenta ampio e abbondante e la mancanza della punta ricurva sul pungiglione, che consente all’animale di accanirsi verso il malcapitato anche più volte senza morire (come invece avviene per le api).
A causa della loro natura carnivora, i calabroni non sono attratti da sostanze zuccherine o dai fiori (per compiere l’impollinazione), bensì da altri insetti – tra cui anche le api - e persino dal sudore umano. I feromoni dei calabroni infatti sono notevolmente sviluppati, tanto da essere utilizzati tra di loro come mezzo di comunicazione: tramite tali sostanze sono in grado di captare o riconoscere gli altri esseri della stessa specie.
l nidi dei calabroni si presentano a forma di favo e sono situati in punti ben riparati: cavità naturali, come all’interno degli alberi, o artificiali come solai, soffitte, granai. E’ consigliabile non avvicinarsi a meno di 5 metri dai nidi dei calabroni e non mostrare alcun tipo di agitazione verso di loro, in quanto si sentirebbero aggrediti e si azionerebbero per fronteggiare il possibile nemico.
3. Calabroni: cosa fare in caso di avvistamento e come eliminarli
In Italia, mentre le api sono tutelate dalla legge come specie protetta, vespe e calabroni possono essere eliminati.
Se infestano gli ambienti personali (come casa o luogo di lavoro), quindi, si possono eliminare insieme al nido. Gli interventi di disinfestazione variano in base alla gravità della situazione.
È possibile rivolgersi anche al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (115) nei casi e nelle circostanze più gravi e difficoltose: in particolare nel caso in cui non si possa isolare la casa o la zona dove è situato il nido, oppure se i favi o lo sciame sono molto grandi o ancora se le persone all’interno dell’abitazione sono impedite nell’allontanarsi.
4. Puntura di calabrone: rimedi naturali e consigli pratici
La puntura di calabrone può essere dolorosa e fastidiosa, ma esistono alcuni rimedi naturali che possono aiutare ad alleviare i sintomi, tra cui:
- Raffreddamento: è utile applicare immediatamente del ghiaccio sulla zona della puntura, per ridurre il gonfiore e alleviare il dolore, magari avvolgendo il ghiaccio in un panno per evitare di applicarlo direttamente sulla pelle
- Miele: il miele ha proprietà antinfiammatorie e antibatteriche. Applicare una piccola quantità di miele sulla puntura può aiutare a ridurre il gonfiore e promuovere la guarigione
- Cipolla e aglio: entrambi riescono a lenire il dolore della puntura di calabrone
- Aloe Vera: la gelatina di aloe vera è nota per le sue proprietà lenitive e curative. Applicare del gel di aloe vera sulla puntura può aiutare a ridurre il dolore e l'irritazione
- Bicarbonato di sodio: se si mescola una piccola quantità di bicarbonato di sodio con acqua, è possibile formare una pasta da applicare sulla puntura. Questo può aiutare a ridurre il prurito e l'infiammazione
- Tè nero: applicare una bustina di tè nero umida sulla zona della puntura, grazie al tannino presente nel tè, può aiutare a ridurre il gonfiore e il dolore
- Lavanda: l'olio essenziale di lavanda ha proprietà antinfiammatorie e calmanti. E’ possibile diluire qualche goccia di olio essenziale di lavanda in un olio vettore (come olio di cocco) e applicarlo delicatamente sulla puntura
- Camomilla: dopo aver preparato una tisana di camomilla e averla lasciata raffreddare in frigorifero, è possibile applicarla sulla zona della puntura per ridurre l'irritazione e il gonfiore
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