Catcalling o violenza di strada: di cosa si tratta e come difendersi
Apprezzamenti, fischi, domande invadenti e inopportune, suoni di clacson: si tratta del catcalling, detto anche street harassment, una tipologia di molestia verbale che avviene per strada e su cui, fortunatamente, si sta cercando di sensibilizzare più possibile.
Il termine Catcalling deriva dalla fusione delle parole inglesi “cat” (gatto) e “calling” (chiamare) nascendo col significato di lamento notturno del gatto per poi assumere l’attuale connotazione di molestia verbale.
Quelle che un tempo venivano quasi banalizzate con frasi come “Ma è solo un complimento”... " oggi assumono una connotazione ben diversa. È cresciuta, infatti, una nuova sensibilità intorno al fenomeno della violenza di genere che comprende tutte le sue forme. Questo ha portato a riconoscere le frasi di catcalling come molestie verbali, capaci di limitare la libertà e danneggiare il benessere di chi le subisce.La molestia che si nasconde dietro il catcalling deriva dalla situazione di disagio in cui la vittima viene a trovarsi, soprattutto se sola, magari in strada o nei mezzi pubblici.
Del resto, questo fenomeno rappresenta un'intrusione nello spazio personale che può avere ripercussioni sulla persona: la donna, infatti, può sentirsi insicura, vulnerabile e possono comparire condizioni quali rabbia, frustrazione, senso di colpa, imbarazzo e ansia.
Gli effetti emotivi e psicologici possono inoltre essere associati ad effetti fisici che i destinatari delle molestie descrivono come tensione muscolare, difficoltà respiratorie, vertigini e nausea . L’esposizione ripetuta alle molestie, infine, porta le donne a monitorare cronicamente il proprio aspetto esteriore o a percepire disagio col proprio corpo.
Secondo alcune ricerche, le molestie in strada sono un evento diffuso e frequente nella vita delle donne e in ogni parte del mondo. Inoltre, è emerso che le molestie pubbliche si riscontrano per la prima volta nella tarda infanzia e nella prima adolescenza.
In Italia, il catcalling non è ancora considerato reato ma il Codice penale prevede nell’articolo 660 la contravvenzione per molestia o disturbo delle persone.
Come difendersi e come reagire
Nel 2005 in America, è nata l'organizzazione Hollaback, con l' obiettivo quello di combattere il diffuso fenomeno delle molestie negli ambienti pubblici. L’iniziativa che ne è seguita è stata rivolta principalmente agli spettatori di casi di molestia in ambiente pubblico, e fa uso di cinque diverse strategie.
È stato stilato una sorta di protocollo definito delle 5D, acronimo dei verbi inglesi Distract, Delay, Document, Delegate e Direct utile per chi è vittima o testimone:
- distrarre chi sta compiendo la molestia, ad esempio se si riconosce una donna a disagio si può interrompere chiedendo l’ora a d esempio
- ritardare con qualche scusa ogni possibile tentativo di molestia
- documentare l’episodio subito attraverso una foto o un video, oppure testimoniare in caso di violenza
- delegare chiedendo aiuto, per esempio all’autista di un mezzo pubblico
- dirigere oppure coordinare la situazione
Nella speranza che presto la cultura che svaluta e disumanizza la donna sia a tutti gli effetti superata.
Articolo scritto in collaborazione con Saugella Cooper
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