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Come usare lo zenzero in cucina e per il nostro benessere

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Come usare lo zenzero in cucina e per il nostro benessere

Lo zenzero è una radice che è entrata a far parte anche delle nostre abitudini culinarie, non è raro, infatti, trovarla nei banchi del supermercato, dai piccoli rivenditori oltre che nei ristoranti di cucina orientale.

Ma come utilizzare lo zenzero e quali benefici racchiude questa radice?

Iniziamo nel dire che lo zenzero che siamo abituati a conoscere è la radice di una pianta erbacea perenne - Zingiber officinale Roscoe - appartenente alla famiglia delle Zinziberacee originaria dell’Asia Orientale.

La pianta è caratterizzata da rizomi di colore grigio-marrone da cui si sviluppano le foglie al cui apice si trovano i fiori; ama il clima tropicale, caldo e umido.

Come utilizzare lo zenzero

La radice fresca si può impiegare in cucina come aromatizzante per conferire ai piatti un gusto esotico e il tipico sapore fresco e piccante, magari grattugiandone una piccola quantità da aggiungere poi a zuppe o secondi.

Si può assumere sotto forma di tisana facendo bollire qualche fetta di radice in acqua per qualche minuto, a cui si può aggiungere una sostanza dolcificante come il miele e del succo di limone.

Lo sapevi che…

Nelle Filippine è comune bere a colazione il Salabat: un tè allo zenzero preparato con 30 g di zenzero fresco, 2-3 cucchiai di zucchero, 1 litro di acqua e 1 pezzo di foglia di pandan o citronella.

Dopo aver lavato la radice di zenzero va schiacciata con un mortaio e poi aggiunta all’acqua, portata a ebollizione e infine va aggiunto lo zucchero e la foglia aromatica, si beve dopo che è stata lasciata in infusione qualche minuto e filtrata.

Proprietà

Lo zenzero contiene diversi principi attivi: olio essenziale (composto in prevalenza da zingiberene), gingeroli (principali fotocomponenti responsabili del sapore pungente), derivati terpenici, resine e mucillagini.

Le proprietà dello zenzero sono note già dai tempi di Galeno (medico greco antico) ma studi recenti hanno confermato i benefici di questa radice soprattutto a livello gastrico nel migliorare la digestione. È impiegato, infatti, contro la dispepsia, digestione lenta e difficoltosa, flatulenza, meteorismo e gonfiore intestinale, problematiche per le quali esercita attività carminative.

Si è dimostrato efficace anche contro la cinetosi - il mal d'auto -, la nausea e il vomito in gravidanza, e come antispasmodico. Può essere utilizzato per alleviare la nausea in caso di lunghi viaggi in nave, auto, autobus o aereo assumendolo in preparati circa trenta minuti di partire.

Inoltre, contribuisce al regolare funzionamento dell'apparato cardiovascolare mentre al livello articolare contrasta gli stati infiammatori e di tensione localizzata.

Infine, sembra esercitare un effetto benefico anche per i disturbi del ciclo mestruale.

È disponibile sul mercato sotto diverse forme: nella forma essiccata in capsule, tisane, tintura madre e all’interno di preparati in gocce e compresse.

Come per tutte le sostanze attive, prima di intraprendere terapie a base di integratori è sempre bene rivolgersi al proprio medico o farmacista soprattutto in caso di assunzione di medicinali, patologie croniche e in gravidanza.

Dott.ssa Claudia Brattini

Dott.ssa Claudia Brattini

All'esperienza di Farmacista ha affiancato quella della divulgazione scientifica nell'ambito della salute, approfondendo tematiche legate alla specializzazione in nutrizione e chimica degli alimenti. E' Giornalista e ha svolto un master di Comunicazione & Digital Marketing Sanitario, Giornalismo e Data Journalism.

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