Salute e Benessere

Influenza, comune raffreddore o Covid? Scopri le differenze e previeni i malanni stagionali

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Il periodo invernale porta con sé un numero elevato di virus respiratori ma, ad aggravare lo scenario noto dei virus parainfluenzali, adenovirus, sinciziale e il virus influenzale, c’è un aumento di casi di Sars-CoV-2 e quindi di Covid-19.

Secondo gli esperti, probabilmente la crescita dei contagi da Covid continua fino a raggiungere il picco intorno ai primi di gennaio. Cerchiamo di capire se e come è possibile distinguire le diverse infezioni e quali sono i sintomi che contraddistinguono al momento Covid-19.

Come distinguere i sintomi dell'influenza con quelli da malattia da coronavirus (Covid-19)?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha provato a fare chiarezza in un documento spiegando le differenze tra i due virus e la loro diffusione, ma resta comunque incertezza nella distinzione della sintomatologia, in particolare ora che entrambe le malattie colpiscono le vie aeree superiori come naso e faringe, e spesso i sintomi sono sovrpponibili. Dobbiamo affidarci, pertanto, alla cosiddetta diagnostica virologica mediante i tamponi per una diagnosi certa. Si procede quindi ad efettuare un tampone antigenico o molecolare.

A complicare ulteriormente il quadro sono sopraggiunte le ultimissime varianti, Elis (EG.5) e Pirola, (BA.2.86). Quest'ultima sotto variante di Omicron si sta diffondendo rapidamente, presenta sintomi molto diversi tra gli individui ma comunemente si osserva febbre, tosse, cefalea ma anche stanchezza improvvisa con mancanza di energia e dolori muscolari e articolari.

Tuttavia, anche se nelle fasi iniziali i sintomi possono essere molto simili, un quadro sintomatologico tipico del Covid-19 comprende la presenza di mal di gola molto intenso, tosse insistente, difficoltà respiratoria (affanno/apnea), sintomi gastrointestinali. I sintomi che erano tipici del Sars-cov2 come perdita di olfatto (anosmia) o diminuzione dell'olfatto (iposmia), perdita del gusto (ageusia) o alterazione del gusto (disgeusia) sono attualmente più rari.

Cosa fare in caso di sintomi?

Ribadiamo che non esistono ancora certezze assolute in merito alla sintomatologia, che è molto variabile, e pertanto in caso dei classici sintomi come febbre, tosse secca, spossatezza, indolenzimento, dolori muscolari e mal di gola è necessario affidarsi al parere del medico.

La raccomandazione principale è quella di procedere all’auto-isolamento in attesa delle indicazioni del nostro medico di medicina generale. In particolare, per chi convive con anziani e fragili è opportuno isolarsi fino a completa guarigione.

I sintomi gravi che richiedono immediata richiesta di un operatore sanitario sono: difficoltà respiratoria o fiato corto, oppressione o dolore al petto, perdita della facoltà di parola o di movimento.

Come riporta il sito del Ministero della Salute, è bene ricordare che il periodo di incubazione dell'influenza stagionale è solitamente di due giorni, ma può variare da uno a quattro giorni. Gli adulti possono essere in grado di diffondere l'influenza ad altri da un giorno prima dell'inizio dei sintomi a circa cinque giorni dopo l'inizio dei sintomi. I bambini e le persone con un sistema immunitario indebolito possono essere più contagiosi.

Linee guida di prevenzione generale

Quello che ognuno di noi può fare per proteggersi dal Covid-19 e di conseguenza anche dagli altri virus influenzali e parainfluenzali, è indossare la mascherina nei luoghi affollati come i mezzi pubblici e prestare attenzione all’igiene delle mani.

Per scongiurare invece i malanni da raffreddamento più comuni, abbiamo stilato un piccolo elenco di accorgimenti utili:

Cercare di ridurre lo sbalzo termico

Mantenere la temperatura tra l’esterno e gli ambienti interni il più possibile equilibrata. Oltre la temperatura è anche importante regolare il tasso di umidità negli ambienti, che dovrebbe aggirarsi sempre sul 40-50%.

Vestirsi in modo adeguato alle condizioni atmosferiche

Con il cosiddetto abbigliamento "a cipolla" si è pronti ad ogni occorrenza e si evitano inutili sudate. Prediligere tessuti che permettono di trattenere il calore del corpo, ad esempio cotone e seta a contatto con la pelle e sopra lana. D’inverno, quando si esce, coprire sempre gola e bocca con la sciarpa per evitare che aria fredda, e spesso inquinata, entri nelle vie aeree irritandole.

Mantenere pulite le cavità nasali

Un altro rimedio efficace è quello di mantenere libere e pulite le cavità nasali effettuando dei lavaggi quotidiani con soluzioni saline. Questa pratica risulta particolarmente utile nei più piccoli che non si soffiano bene il naso.

Il cibo e il freddo

D’inverno aumenta anche il metabolismo basale, che necessita di un maggior apporto alimentare costituito prevalentemente da lipidi e proteine, ma anche vitamine e sali minerali.

Per ulteriori approfondimenti

Tutte le ultime informazioni sul sito del Ministero della Salute.

Dott.ssa Claudia Brattini

Dott.ssa Claudia Brattini

All'esperienza di Farmacista ha affiancato quella della divulgazione scientifica nell'ambito della salute, approfondendo tematiche legate alla specializzazione in nutrizione e chimica degli alimenti. E' Giornalista e ha svolto un master di Comunicazione & Digital Marketing Sanitario, Giornalismo e Data Journalism.

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