Salute e Benessere
Come eliminare i liquidi in eccesso: prova queste piante diuretiche!
Stress, vita frenetica, un’alimentazione scorretta, scarso esercizio fisico sono tutti fattori che possono concorrere a generare ritenzione idrica.
Anche nelle persone che non hanno patologie con l’arrivo del caldo - che ha effetto vasodilatatore - può instaurarsi un accumulo di liquidi al livello di arti inferiori e in particolare delle caviglie e dei piedi.
Questo è molto comune anche per chi sta molte ore in piedi e quindi per un effetto di gravità si crea una stasi venosa ovvero un ristagno di liquidi per il rallentamento della circolazione del sangue.
Sono molti, infatti, le donne in particolare, che in questo periodo lamentano questa problematica che viene descritta prevalentemente come sensazione di gonfiore localizzata alle caviglie, ai piedi e alle gambe. Può verificarsi inoltre un aumento di peso e un oggettivo gonfiore degli arti associato a dolore.
Lo sapevi che…
Con il termine ritenzione idrica si intende una generica tendenza a trattenere liquidi all’interno dell’organismo e si può presentare con il cosiddetto segno della “fovea” ovvero quando la pressione delle dita lascia un’impronta.
Ciò che accade è che nello spazio intercellulare si accumula il liquido interstiziale, formato da sostanze di scarto e liquidi che fuoriescono dai capillari. L'opera di drenaggio a carico della linfa può subire uno squilibrio rispetto al sistema venoso e si determina del liquido di scarto che si accumula tra le cellule che è origine al gonfiore.
Ma come eliminare i liquidi e aiutare il nostro organismo?
Se non sussistono patologie accertate e i sintomi sono stati valutati dal medico si possono attuare alcuni accorgimenti utili per contrastare la problematica.
Ecco tre modi per stimolare la diuresi e combattere la ritenzione idrica avvalendosi anche di piante “diuretiche”:
- Più acqua e meno sale per eliminare le tossine a carico di reni e fegato, migliorare la digestione e l’attività intestinale. Prediligere gli alimenti naturalmente diuretici come frutta e verdura, preferendo sempre quella di stagione.
- Niente fumo e condurre una vita attiva: praticare movimento è importantissimo per migliorare la circolazione sanguigna e ridurre così l’accumulo di liquidi e di tossine.
- Si può potenziare l’azione dell’acqua con piante dall’azione diuretica. La natura ci viene in soccorso con alcuni principi attivi contenuti in alcune piante officinali che possiamo assumere.
LA NATURA IN SOCCORSO
Betulla
La Betulla, che favorisce la naturale funzione dei reni, è sempre stata utilizzata per la preparazione di rimedi fitoterapici per combattere la ritenzione idrica alimentare.
Centella Asiatica
La Centella Asiatica oltre a contrastare gli inestetismi della cellulite contribuisce a migliorare la funzionalità del microcircolo e la pesantezza delle gambe agendo da vasoprotettore.
Tarassaco
Il Tarassaco si può utilizzare in associazione al carciofo, per aiutare le funzioni del fegato e delle vie biliari favorendo così la depurazione.
Tè di Giava
L’Ortosiphon – o tè di Giava - apporta l’ortosifonina, un glicoside con azione diuretica.
Equiseto, Verga d'Oro, Gramigna
L’Equiseto, la Verga d’oro e la Gramigna sono ulteriori rimedi per favorire la diuresi unitamente al Te verde che esercita un effetto purificante e assicura un introito di polifenoli antiossidanti.
Grazie all’effetto drenante di queste particolari erbe è possibile contrastare la ritenzione idrica ma anche ridurre la formazione della cellulite e migliorare la circolazione sanguigna.
Soprattutto in estate non dimentichiamo anche l’importanza di Sali minerali come magnesio e potassio: questi Sali minerali vengono persi con sudore e urina e ripristinarne i giusti valori è molto importante. Uno squilibrio tra questi due sali minerali può causare ritenzione idrica.
Il potassio, infatti, tra le varie funzioni ha anche quella di contrastare l'eccesso di sodio, favorendo la sua eliminazione attraverso l'urina. Una sua carenza, quindi, può determinare un aumento della concentrazione di sodio e quindi del ristagno di liquido.
Una carenza di magnesio può portare a un indebolimento dell’organismo, con conseguente accumulo di scorie nei liquidi interstiziali e pertanto un possibile aumento della ritenzione idrica.
Articolo scritto con il contributo di ESI
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