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Ematomi e contusioni: quali differenze?

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Indice

1. Cos’è un ematoma?

2. Cosa provoca un ematoma?

3. Ematomi e contusioni: quali differenze?

4. Ematomi e contusioni: come intervenire?

1. Cos’è un ematoma?

Un ematoma è un accumulo di sangue al di fuori dei vasi sanguigni, che si verifica quando un trauma o una lesione provoca la rottura di capillari, vene o arterie.

Il sangue fuoriesce dai vasi danneggiati e si raccoglie nei tessuti circostanti, formando una massa visibile e spesso palpabile sotto la pelle, nei muscoli, negli organi interni o persino all'interno del cranio.

2. Cosa provoca un ematoma?

Un ematoma è provocato da un evento traumatico o da una condizione che causa la rottura di uno o più vasi sanguigni. Quando un individuo subisce un colpo, una caduta o un altro tipo di impatto violento, la forza dell'evento può essere sufficiente a danneggiare i capillari, le vene o le arterie sottostanti. Ciò provoca una fuoriuscita di sangue nei tessuti circostanti, che si accumula e forma una massa visibile o palpabile, conosciuta appunto come ematoma.

Inoltre, interventi chirurgici o procedure mediche invasive possono accidentalmente danneggiare i vasi sanguigni, portando alla formazione di ematomi post-operatori.

Anche in assenza di traumi diretti, alcuni individui possono sviluppare ematomi a causa di condizioni mediche preesistenti che influenzano la coagulazione del sangue. Per esempio, persone con disturbi della coagulazione come l'emofilia o pazienti che assumono farmaci anticoagulanti sono particolarmente suscettibili a sviluppare ematomi, poiché il loro sangue non coagula correttamente, facilitando così la fuoriuscita di sangue dai vasi.

La zona nella quale si forma l'ematoma influisce sui sintomi e sulla gravità. Ad esempio, un ematoma subdurale, che si sviluppa tra il cervello e la sua membrana esterna, è spesso il risultato di un trauma cranico significativo e può avere conseguenze gravi come la compressione del tessuto cerebrale.

3. Ematomi e contusioni: quali differenze?

Gli ematomi e le contusioni sono spesso confusi, poiché entrambi sono il risultato di traumi che causano danni diretti ai tessuti sottocutanei, ma presentano differenze significative sia nel loro aspetto che nella loro gravità.

Le contusioni, comunemente conosciute come lividi, sono il risultato di piccoli traumi che danneggiano i capillari sotto la pelle, causando la fuoriuscita di una piccola quantità di sangue nei tessuti circostanti. Questo sangue intrappolato crea una colorazione visibile della pelle che passa attraverso varie tonalità, dal rosso al blu, viola, verde e infine giallo, man mano che il corpo riassorbe il sangue. Le contusioni sono generalmente superficiali, limitate ai tessuti più vicini alla superficie della pelle, e non provocano gonfiore significativo. Solitamente le contusioni sono dolorose al tatto, ma il dolore è moderato e tende a diminuire rapidamente con il passare dei giorni.

Gli ematomi, invece, rappresentano una condizione più grave. Essi si formano quando un trauma provoca la rottura di vasi sanguigni più grandi. Questo accumulo può essere più profondo e coinvolgere i tessuti muscolari, gli organi interni o persino le cavità interne del corpo. Gli ematomi si presentano come masse palpabili e possono causare gonfiore significativo e dolore intenso. A seconda della loro posizione e dimensione, gli ematomi possono interferire con la funzione dei tessuti circostanti o degli organi: ad esempio, un ematoma cerebrale può esercitare una pressione sul tessuto cerebrale, provocando sintomi neurologici gravi che richiedono un intervento medico immediato.

La gestione di contusioni ed ematomi è differente. Le contusioni minori spesso non richiedono trattamento medico e guariscono da sole con il tempo, sebbene l'applicazione di ghiaccio e il riposo possano aiutare a ridurre il dolore e il gonfiore. Gli ematomi, invece, possono necessitare di un'attenzione medica maggiore, soprattutto se sono di grandi dimensioni o situati in aree critiche. In alcuni casi, può essere necessario drenare l'ematoma o intervenire chirurgicamente per riparare i vasi sanguigni danneggiati e prevenire complicazioni più gravi.

4. Ematomi e contusioni: come intervenire?

Per quanto riguarda le contusioni, il trattamento è generalmente semplice e può essere gestito a casa. Quando una persona subisce una contusione, la prima cosa da fare è applicare ghiaccio sulla zona colpita. Il ghiaccio, avvolto in un panno o in un sacchetto, dovrebbe essere applicato per 15-20 minuti, più volte al giorno, nelle prime 24-48 ore: questo trattamento aiuta a ridurre il gonfiore ed a limitare l’estensione del livido. È importante evitare di applicare il ghiaccio direttamente sulla pelle per prevenire ustioni da freddo.

Anche il riposo è fondamentale: evitare di sforzare o utilizzare la parte contusa aiuta a facilitare la guarigione. Se il dolore è significativo, possono essere utilizzati antidolorifici da banco come il paracetamolo o l'ibuprofene, ma è consigliabile evitare l'aspirina poiché può aumentare il sanguinamento.

Per gli ematomi, soprattutto quelli di maggiore entità, l'intervento può essere più complesso. Nei casi di ematomi superficiali e minori, il trattamento iniziale è simile a quello delle contusioni: applicazione di ghiaccio e riposo.

Tuttavia, ematomi più grandi o profondi possono richiedere un'attenzione medica specialistica. Se l'ematoma causa un gonfiore significativo, dolore intenso, o se si trova in una zona critica come il cranio o l'addome, il medico potrebbe decidere di drenare l'ematoma, una procedura che comporta l'aspirazione del sangue accumulato per ridurre la pressione sui tessuti circostanti. Questo trattamento è particolarmente comune negli ematomi subdurali o epidurali, dove la pressione può essere pericolosa.

Inoltre, il trattamento degli ematomi può includere la gestione delle condizioni sottostanti che hanno contribuito alla loro formazione. Ad esempio, se un paziente è in trattamento con anticoagulanti, il medico potrebbe dover regolare la dose o considerare alternative. In alcuni casi, potrebbe essere necessario effettuare esami di imaging come ecografie o risonanze magnetiche per valutare l'estensione dell'ematoma e pianificare l'intervento più appropriato.

Un altro aspetto importante nella gestione degli ematomi è la prevenzione delle infezioni. Se un ematoma è il risultato di un trauma con ferita aperta, è cruciale mantenere la zona pulita e monitorare segni di infezione, come arrossamento, calore o secrezione di pus. In questi casi, l'uso di antibiotici può essere necessario.

Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, non possono in nessun caso sostituire una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull'uso di un medicinale o di un integratore è necessario consultare il medico o il farmacista.

Dott.ssa Martina Amenta

Dott.ssa Martina Amenta

Redattrice RAI esperta nell'ideazione, nella produzione e nella gestione di contenuti multicanale, dalla TV al mondo Web, che si è specializzata nell’ambito della medicina e della salute. Attualmente è impegnata nei programmi TV "CHECK UP", in onda su RAI UNO, ed ELISIR in onda su RAI TRE. Tra le sue esperienze precedenti “UNO MATTINA” (RAI UNO) e “KALIPE” (RAI DUE).

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