Salute e Benessere

Embolia polmonare: un pericolo per le immersioni

#Salute e Benessere
Embolia polmonare: un pericolo per le immersioni

Indice

1. Che cos’è l’embolia polmonare?

2. Quali sono le cause e i fattori di rischio dell’embolia polmonare?

3. Come si manifesta l’embolia polmonare?

4. Quali possono essere le complicanze dell’embolia polmonare?

5. Come si fa la diagnosi di embolia polmonare?

6. Come si tratta l’embolia polmonare?

7. Come si previene l’embolia polmonare?

1. Che cos’è l’embolia polmonare?

L'embolia polmonare è una condizione medica grave che si verifica quando uno o più emboli ostruiscono una o più arterie polmonari. Rappresenta un’emergenza medica, che se non trattata tempestivamente può portare anche al decesso.

2. Quali sono le cause e i fattori di rischio dell’embolia polmonare?

La causa più comune dell'embolia polmonare è la trombosi venosa profonda (TVP). In questo caso i coaguli si formano nelle vene profonde delle gambe o del bacino e, quando si staccano, possono viaggiare fino ai polmoni e causare un'ostruzione: ciò è particolarmente rischioso in situazioni di immobilità prolungata, come durante lunghi viaggi in aereo o periodi di riposo a letto dopo un intervento chirurgico o una malattia.

Le immersioni subacquee rappresentano un'altra causa potenziale di embolia polmonare. Durante l'immersione, infatti, la variazione rapida di pressione può causare la formazione di bolle di gas nel sangue, che possono agire come emboli, bloccando i vasi sanguigni nei polmoni.

Sono numerosi i fattori di rischio che possono aumentare il rischio di sviluppare un'embolia polmonare. I principali sono:

  • Età: il rischio aumenta man mano che l’età aumenta
  • Storia personale o familiare di trombosi venosa profonda o di embolia: avere una storia personale o familiare di trombosi venosa profonda o embolia polmonare aumenta il rischio di avere un nuovo episodio
  • Comorbilità: avere condizioni mediche come il cancro, le malattie cardiache e l'obesità sono altri fattori di rischio significativi
  • Ormoni: l'uso di contraccettivi orali o la terapia ormonale sostitutiva possono aumentare la probabilità di coaguli di sangue. Anche la gravidanza e il periodo subito dopo il parto sono momenti in cui il rischio è più elevato, a causa dei cambiamenti ormonali e della compressione delle vene pelviche
  • Tabagismo: il fumo di sigaretta è un altro fattore che aumenta il rischio di embolia polmonare, poiché danneggia le pareti dei vasi sanguigni e favorisce la coagulazione del sangue
  • Autoimmunità: la presenza di alcuni anticorpi, noti come anticorpi anti-fosfolipidi, aumenta il rischio di malattie trombotiche e quindi l’embolia polmonare.

3. Come si manifesta l’embolia polmonare?

L'embolia polmonare può manifestarsi in vari modi a seconda della dimensione del coagulo e dell'estensione dell'ostruzione delle arterie polmonari. I sintomi più comuni sono:

  • Dispnea: questa difficoltà respiratoria (il cosiddetto “fiato corto”) è uno dei sintomi più caratteristici e spesso si verifica improvvisamente
  • Dolore toracico: il dolore può variare da lieve a severo e può essere localizzato o diffuso
  • Tachicardia: la frequenza cardiaca può aumentare in risposta all'ostruzione delle arterie polmonari e alla riduzione del flusso sanguigno verso i polmoni
  • Tosse: la tosse può essere presente e può essere associata a emottisi (colpi di tosse con la fuoruscita di sangue)
  • Vertigini o sincope: in alcuni casi gravi, l'embolia polmonare può causare vertigini o perdita di coscienza
  • Cianosi: la cianosi, ossia la colorazione bluastra della pelle e delle labbra, può verificarsi in casi gravi a causa della mancanza di ossigeno nel sangue.

È importante notare che i sintomi possono variare da persona a persona e possono dipendere dalla dimensione del coagulo, dall'area dell'arteria polmonare coinvolta e dalla presenza di altri problemi di salute. In alcuni casi, soprattutto se l'embolia è di piccole dimensioni, i sintomi possono essere lievi o persino assenti.

4. Quali possono essere le complicanze dell’embolia polmonare?

Le complicanze dell'embolia polmonare possono essere gravi e variano a seconda della dimensione del coagulo, della rapidità con cui l’embolia viene diagnosticata e trattata, nonché delle condizioni di salute preesistenti del paziente. Le complicanze più comuni sono:

  • Insufficienza respiratoria: l'ostruzione delle arterie polmonari può compromettere gravemente lo scambio di ossigeno e di anidride carbonica nei polmoni, portando ad una ridotta capacità di ossigenazione del sangue e all'insufficienza respiratoria
  • Aumento della pressione polmonare: in alcuni casi, l'embolia polmonare può portare a un aumento della pressione nelle arterie polmonari, noto come ipertensione polmonare acuta. Ciò può mettere sotto stress il cuore e portare ad una diminuzione della funzione cardiaca
  • Shock: in casi gravi l’embolia polmonare, soprattutto se non trattata tempestivamente, può determinare anche uno shock ipotensivo. Si tratta di una diminuzione critica della pressione sanguigna e della perfusione degli organi, che mette a rischio la vita del paziente.

5. Come si fa la diagnosi di embolia polmonare?

La diagnosi di embolia polmonare è un processo complesso. I principali passaggi sono:

  • Anamnesi: inizialmente è opportuno raccogliere un'accurata storia clinica del paziente, inclusi sintomi come mancanza di respiro improvvisa, dolore toracico, tachicardia potrebbero suggerire un'embolia polmonare
  • Esame fisico: durante l'esame fisico, è utile cercare segni fisici come suoni anomali nei polmoni, segni di difficoltà respiratoria ed eventuali indizi di insufficienza cardiaca
  • Esami di laboratorio: il dosaggio del D-dimero nel sangue è un test molto utile, poiché in caso di valori normali rende la diagnosi di trombosi improbabile. Al contrario se il D-dimero risulta elevato le cause possono essere diverse, tra cui ovviamente la trombosi
  • ECG: l'elettrocardiogramma può essere utile per rilevare eventuali alterazioni dell'attività elettrica del cuore, che possono mostrare delle alterazioni tipiche dell’embolia
  • Imaging: l'indagine principale di imaging per la diagnosi di embolia polmonare è la tomografia computerizzata (TC) del torace con mezzo di contrasto. Questo test consente di visualizzare dettagliatamente i vasi sanguigni nei polmoni e identificare la presenza e l'estensione di coaguli di sangue. In alcuni casi può essere necessaria un'angiografia polmonare: in questo caso viene iniettato un mezzo di contrasto direttamente nei vasi sanguigni per una visualizzazione più dettagliata. In alternativa, la scintigrafia polmonare valuta la ventilazione e la perfusione polmonare: è utile in pazienti con controindicazioni alla tomografia computerizzata o che siano in stato di gravidanza
  • Ecocolordoppler degli arti inferiori: nel caso in cui si sospetti una trombosi venosa profonda come causa dell'embolia polmonare, può essere eseguita un'ecografia doppler degli arti inferiori per individuare la presenza di coaguli nelle vene delle gambe.

6. Come si tratta l’embolia polmonare?

Il trattamento dell'embolia polmonare dipende principalmente dalla gravità della condizione, dalle caratteristiche del paziente e dalle sue condizioni preesistenti. I principali obiettivi del trattamento sono risolvere l’embolia, prevenire il peggioramento dell'embolia, ridurre il rischio di recidiva e gestire le complicanze associate.

Ecco i principali trattamenti utilizzati:

  • Terapia anticoagulante: la terapia anticoagulante è fondamentale nel trattamento dell'embolia polmonare e viene effettuata mediante farmaci che riducono la capacità del sangue di coagulare, prevenendo la formazione di nuovi coaguli e riducendo il rischio di propagazione dell'embolia
  • Trombolisi: in alcuni casi di embolia, soprattutto se il paziente è instabile o ha una grave disfunzione cardiaca, può essere considerata la trombolisi. Questo trattamento consiste nella somministrazione di farmaci trombolitici per sciogliere il coagulo di sangue e ripristinare il flusso sanguigno normale. È un trattamento più invasivo e può comportare un rischio maggiore di sanguinamento, quindi, è riservato a situazioni selezionate
  • Embolectomia: nel caso di embolia polmonare massiva o in pazienti in cui la trombolisi è controindicata, può essere necessaria un'embolectomia chirurgica. Questa procedura consiste nella rimozione fisica del coagulo di sangue dalle arterie polmonari tramite intervento chirurgico
  • Gestione dei sintomi e supporto: durante il trattamento dell'embolia polmonare, è importante gestire i sintomi come la mancanza di respiro, il dolore toracico e l'ansia. L'ossigenoterapia può essere necessaria per migliorare la saturazione di ossigeno nel sangue. Il supporto ventilatorio può essere indicato nei casi più gravi di insufficienza respiratoria.

7. Come si previene l’embolia polmonare?

La prevenzione dell'embolia polmonare è fondamentale, specialmente per le persone che presentano fattori di rischio elevati. Le strategie preventive si concentrano principalmente sulla gestione dei fattori di rischio noti e sull'adozione di misure per ridurre la probabilità di formazione di coaguli di sangue. Ecco le principali misure preventive:

  • Attività fisica: eseguire attività fisica regolare è cruciale per stimolare la circolazione sanguigna e prevenire la stasi venosa, che può favorire la formazione di coaguli. Durante lunghi periodi di stasi (come durante i viaggi lunghi in aereo o in automobile), è consigliabile prendersi del tempo per mobilizzare gli arti inferiori
  • Calze a compressione: le calze a compressione sono raccomandate per le persone con rischio elevato di trombosi venosa profonda e di embolia polmonare. Esse migliorano il flusso sanguigno nelle gambe, riducendo la dilatazione delle vene e il rischio di coaguli
  • Gestione delle comorbilità: controllare la pressione arteriosa, gestire il diabete, smettere di fumare e mantenere un peso corporeo sano sono misure fondamentali per ridurre i fattori di rischio associati alla formazione di coaguli di sangue
  • Terapia ormonale e contraccettivi: le donne che usano contraccettivi orali contenenti estrogeni o che sono sottoposte a terapia ormonale sostitutiva devono essere consapevoli del rischio aumentato di coaguli di sangue. È importante discutere con il medico delle opzioni più sicure, specialmente se esistono altri fattori di rischio a carico del paziente.

Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, non possono in nessun caso sostituire una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull'uso di un medicinale o di un integratore è necessario consultare il medico o il farmacista.

0 commenti

Accedi per poter inserire un commento

    1 out of ...