Salute e Benessere
Emorroidi: sintomi, cause e rimedi
1. Che cosa sono le emorroidi?
2. I sintomi delle emorroidi
3. Differenza tra Emorroidi e Malattia Emorroidaria
4. Cause delle emorroidi
5. Trattamenti medici per le emorroidi
6. Emorroidi in gravidanza
7. Prevenzione delle emorroidi
8. Domande frequenti e risposte sintetiche
1. Che cosa sono le emorroidi?
Le emorroidi sono delle ectasie, cioè dilatazioni patologiche del plesso emorroidario, un reticolo venoso che serve a irrorare di sangue le strutture del retto che consentono il processo di defecazione. Possono essere classificate in due categorie principali:
- Emorroidi interne: queste si sviluppano all'interno del retto, quindi di solito non sono visibili all'esterno. Le emorroidi interne possono essere indolori, ma possono causare sanguinamento durante le evacuazioni intestinali. In alcuni casi possono prolungarsi attraverso l'ano, diventando emorroidi prolassate
- Emorroidi esterne: queste si trovano sotto la pelle intorno all'ano e sono visibili all'esterno. Possono essere dolorose a causa dell'irritazione e dell'infiammazione. Le emorroidi esterne possono sanguinare, quando si rompono.
La malattia emorroidaria è il disturbo anorettale più comune, con una frequenza crescente dopo i 50 anni anche se può insorgere in età più giovanile. Secondo i dati della Società italiana unitaria di colonproctologia, nel nostro Paese soffrono di emorroidi oltre 3,7 milioni di persone, in prevalenza maschi.
2. Quali sono i sintomi delle emorroidi?
I sintomi delle emorroidi possono variare in intensità a seconda del tipo e della gravità della patologia. Tra i sintomi più comuni troviamo:
- Sanguinamento rettale: il sanguinamento durante o dopo le evacuazioni intestinali è uno dei sintomi più comuni delle emorroidi. Il sangue può essere rosso brillante o più scuro, a seconda della posizione delle emorroidi
- Prurito anale: l'area intorno all'ano può diventare pruriginosa a causa dell'irritazione delle emorroidi
- Dolore o disagio: le emorroidi possono causare dolore o disagio nell'area anale, che può variare da lieve a molto doloroso. Di solito il dolore è maggiore nel caso di emorroidi esterne
- Gonfiore o nodi: le emorroidi possono far gonfiare le vene nell'area anale, creando piccoli nodi o protuberanze che possono essere avvertiti al tatto
- Perdita di muco: alcune persone possono sperimentare la perdita di muco dall'ano, in concomitanza con le emorroidi
- Sensazione di incompletezza dopo un’evacuazione intestinale: le emorroidi interne possono causare nel paziente la sensazione di non aver svuotato completamente l'intestino dopo una evacuazione
- Sensazione di peso nell'ano: alcune persone possono avvertire una sensazione di peso o pienezza nell'ano, a causa delle emorroidi
- Sangue nelle feci o nel water.
3. Differenza tra Emorroidi e Malattia Emorroidaria
Comunemente, si tende a confondere il termine "emorroidi" con la malattia emorroidaria. Tuttavia, questa è una comprensione errata. Le emorroidi, note anche come plesso emorroidale, sono in realtà strutture anatomiche normali presenti nel canale anale di ogni individuo. Queste svolgono un ruolo cruciale nel processo di evacuazione e nella continenza, aiutando a regolare il passaggio di feci, liquidi e gas. Le emorroidi hanno la capacità di espandersi e contrarsi, grazie all'entrata e uscita del flusso sanguigno in esse contenuto. Di conseguenza, un'emorroide gonfia contribuisce a una maggiore chiusura dell'ano, mentre il suo svuotamento facilita l'espulsione delle feci. Tuttavia, quando queste strutture subiscono alterazioni o irritazioni, possono ingrandirsi e sporgere all'esterno dell'ano, dando origine ai sintomi tipici associati alla malattia emorroidaria.
4. Cause delle emorroidi
Esistono una serie di cause e di fattori di rischio associati allo sviluppo delle emorroidi. In particolare:
- Costipazione: la stitichezza è una delle cause più comuni delle emorroidi. Lo sforzo durante le evacuazioni intestinali, a causa delle feci indurite, può causare pressione e stress sulle vene nell'area anale
- Diarrea: la diarrea cronica o frequente può anche aumentare il rischio di emorroidi, poiché può irritare e danneggiare le vene anali
- Sforzo durante le evacuazioni: lo sforzo e la tensione durante le evacuazioni intestinali, spesso dovuti a costipazione o feci dure, possono contribuire allo sviluppo delle emorroidi
- Gravidanza: le emorroidi sono comuni durante la gravidanza, a causa della pressione aggiuntiva sulle vene dell'area pelvica. Questa pressione può causare l'ingrossamento delle emorroidi
- Obesità: essere in sovrappeso o obesi può mettere pressione sulle vene dell'area anale, aumentando il rischio di sviluppare emorroidi
- Sedentarietà: la mancanza di attività fisica può contribuire alla stasi del sangue nelle vene e all'insorgenza di emorroidi
- Alimentazione: una dieta povera di fibre può portare alla stitichezza, aumentando il rischio di emorroidi. Le fibre aiutano a mantenere le feci morbide e a facilitarne il passaggio
- Età: le emorroidi diventano più comuni con l'avanzare dell'età, in parte a causa dell'indebolimento nel tempo delle pareti delle vene
- Fumo: anche il fumo, a causa dei suoi molteplici effetti dannosi a livello dei vasi sanguigni, può favorire l’insorgenza di emorroidi
- Fattori occupazionali: lavori che richiedono lunghi periodi di seduta o di sollevamento dei pesi possono aumentare il rischio di sviluppare emorroidi.
Inoltre, si ritiene che ci possa essere una predisposizione ereditaria alle emorroidi, legata alla presenza di una debolezza congenita delle pareti venose. Se i genitori o i nonni hanno sofferto di emorroidi, è molto più probabile svilupparle. Questa predisposizione familiare è almeno in parte correlata alla presenza di una cosiddetta stitichezza “funzionale”: i soggetti con una storia familiare di stitichezza sono più soggetti alla comparsa di alterazioni a livello del retto e dell’ano, quali emorroidi sintomatiche, fissurazioni anali e prolasso rettale.
Infine, anche uno strofinamento eccessivo, troppo frequente o troppo rude dell’ano, con carta ruvida o sostanze irritanti, può irritare le vene del retto e rappresentare una causa delle emorroidi o un fattore di peggioramento.
5. Trattamenti medici per le emorroidi
Esistono una serie di trattamenti medici disponibili per le emorroidi, che possono essere raccomandati a seconda della gravità della condizione:
- Legatura elastica: questa procedura, spesso eseguita in ambulatorio, coinvolge la posa di una piccola fascia di gomma elastica intorno alle emorroidi interne. Ciò riduce il flusso di sangue alle emorroidi, facendole collassare e scomparire nel giro di alcuni giorni. La legatura elastica è efficace per le emorroidi interne di grado lieve o moderato
- Scleroterapia: questa procedura consiste nell'iniezione di una soluzione chimica nelle emorroidi interne, per farle restringere e per ridurre il flusso sanguigno. Questa tecnica è efficace per le emorroidi interne di grado lieve o moderato
- Coagulazione infrarossa o laser: queste procedure utilizzano l'energia del calore per sigillare le vene delle emorroidi e ridurne il flusso sanguigno. Sono adatte per le emorroidi interne di grado moderato
- Emorroidectomia: questa è una procedura chirurgica in cui le emorroidi esterne o interne vengono rimosse chirurgicamente. È generalmente riservata alle emorroidi gravi, che non rispondono ad altri trattamenti meno invasivi
- Procedure transanali: alcune procedure come la doppler-guided transanal hemorrhoidal dearterialization (THD) o la procedure for prolapse and hemorrhoids (PPH), note anche come "aggraffatura delle emorroidi", possono essere utilizzate per trattare emorroidi interne. Queste tecniche riducono il flusso sanguigno delle emorroidi e risolvono il prolasso
- Chirurgia di escissione: questa procedura coinvolge la rimozione delle emorroidi esterne attraverso un'incisione chirurgica. È utilizzata per trattare emorroidi esterne gravi.
Inoltre, esistono diverse creme e unguenti disponibili in commercio per il trattamento delle emorroidi che possono aiutare a ridurre il dolore, l'infiammazione e il prurito associati a questa condizione:
- Corticosteroidi: questi farmaci riducono l'infiammazione e il prurito. Alcuni esempi di corticosteroidi utilizzati nelle creme per emorroidi includono idrocortisone e clobetasolo. È importante usare i corticosteroidi solo sulla base di indicazione medica, poiché l'uso prolungato può causare effetti collaterali
- Anestetici locali: gli anestetici come la lidocaina o la pramoxina possono alleviare il dolore e il disagio causati dalle emorroidi. Questi ingredienti possono temporaneamente intorpidire l'area affetta
- Componenti naturali: alcune creme per emorroidi contengono ingredienti naturali come aloe vera, camomilla o olio di cocco. Questi ingredienti possono contribuire a ridurre l'irritazione e promuovere la guarigione
- Vasocostrittori: alcuni prodotti possono contenere vasocostrittori come la fenilefrina, che possono restringere i vasi sanguigni e ridurre il gonfiore delle emorroidi.
La scelta del trattamento dipende dalla gravità delle emorroidi e dalla valutazione del medico, con cui è importante discutere le opzioni disponibili, i rischi e i benefici associati. Inoltre, la prevenzione delle emorroidi attraverso una dieta equilibrata ricca di fibre, l'assunzione di liquidi e uno stile di vita attivo è importante per ridurre il rischio di recidive.
6. Emorroidi in gravidanza
Si stima che circa l’80% delle donne soffra di questo disturbo durante la gravidanza. Le cause dell’insorgenza delle emorroidi in gravidanza sono:
- Aumento del peso: durante la gravidanza, il peso del feto in crescita esercita pressione sulle vene nell'area pelvica, aumentando il rischio di sviluppare emorroidi. Si stima che un peso superiore del 30% rispetto al peso ideale aumenti il rischio di crisi emorroidaria dal 10 al 20%
- Cambiamenti ormonali: le fluttuazioni ormonali durante la gravidanza possono influire sulla circolazione sanguigna e sulla tonicità delle pareti delle vene, predisponendo al gonfiore delle emorroidi
- Stitichezza: la stipsi è comune durante la gravidanza, a causa delle alterazioni ormonali e della pressione dell'utero in crescita sul tratto intestinale. Lo sforzo durante le evacuazioni può peggiorare le emorroidi
- Pressione addominale: l'utero in crescita esercita una pressione sull'addome, che può influire sulla circolazione venosa nel bacino e nell'area anale.
7. Prevenzione delle emorroidi
La strategia di prevenzione delle emorroidi si concentra su abitudini di vita e pratiche salutari. Ecco alcuni suggerimenti utili:
- Mantenere una dieta ricca di fibre: è molto utile consumare cibi ricchi di fibre come frutta, verdura, cereali integrali, legumi e noci. Le fibre aiutano a mantenere le feci morbide e facilitano il passaggio attraverso il tratto intestinale, riducendo il rischio di stitichezza
- Bere molta acqua: l'acqua è essenziale per mantenere le feci idratate e morbide. E’ opportuno assicurarsi di bere circa 2 litri di acqua ogni giorno
- Esercizio fisico regolare: mantenere uno stile di vita attivo promuove una circolazione sanguigna migliore e aiuta a prevenire la stitichezza
- Evitare lo sforzo durante le evacuazioni: è necessario non esercitare pressione eccessiva durante le evacuazioni intestinali
- Evitare di stare seduto per periodi troppo lunghi
- Seguire una corretta igiene anale: dopo le evacuazioni intestinali, bisogna assicurarsi di pulire delicatamente l'area anale con carta igienica umida o con acqua. E’ necessario evitare di strofinare eccessivamente, poiché potrebbe irritare la pelle
- Indossare biancheria intima in cotone: la biancheria intima in cotone permette alla pelle di respirare, riducendo il rischio di irritazioni nell'area anale.
8. Domande frequenti e risposte sintetiche
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