Salute e Benessere
Guida ai fattori di rischio per il cuore
Il cuore è uno dei nostri organi più importanti, proprio per le sue funzioni, senza le quali non sarebbe possibile la vita, dobbiamo proteggerlo, facendo particolare attenzione a non sottoporlo a sollecitazioni che potrebbero portare alla sua degenerazione.
I fattori di rischio sono molteplici, più o meno noti, in occasione della Giornata Mondiale della Salute, vi portiamo alla scoperta di tutti i pericoli per la salute cardiovascolare e delle soluzioni da adottare per proteggerci!
Calcolare il proprio rischio vascolare
Il primo passo per impostare un percorso di prevenzione efficace è calcolare il proprio rischio vascolare. Di fatti, non tutti sono esposti alle patologie di cuore e sistema vascolare allo stesso modo. In base al proprio stile di vita e alla familiarità con alcune patologie, la predisposizione per alcuni soggetti potrebbe essere maggiore. Per avere il quadro più chiaro, si suddividono i rischi in due segmenti principali: fattori di rischio non modificabili e fattori di rischio modificabili, vediamoli nel dettaglio.
I fattori di rischio non modificabili
I fattori di rischio non modificabili sono quelli sui quali non si può in alcun modo intervenire : l’ereditarietà, l’età, il sesso del paziente e i fattori ormonali come ad esempio la menopausa.
Soprattutto se ci si trova a fare i conti con uno o più fattori di rischio non modificabili, occorre prestare attenzione a quelli che invece lo sono, per ridurre la possibilità che la concomitanza aumenti il rischio di insorgenza di patologie.
I fattori di rischio modificabili
I fattori di rischio modificabili sono invece quelli determinati dalle nostre scelte quotidiane, che hanno un grande peso sul nostro stato di salute. Smettere di fumare, ritrovare il peso forma seguendo diete specifiche e praticando attività fisica, evitare l’abuso di alcol e altre buone abitudini, sono tutti punti di partenza per una prevenzione efficace delle patologie cardiovascolari.
Certo, l’eliminazione di uno o più fattori di rischio non può scongiurare al 100% l’insorgenza di problematiche a livello cardiaco, così come la presenza di uno di questi fattori non implica per forza la comparsa di patologie, ma tenerli sotto controllo simultaneamente, riduce notevolmente il rischio. Vediamo quali sono le principali minacce.
Ipercolesterolemia
L’ipercolesterolemia è uno dei principali campanelli d’allarme per la nostra salute, in particolare quella cardiovascolare. Si parla di ipercolesterolemia quando i valori ematici di colesterolo totale sono troppo elevati, rischiando quindi un accumulo nei vasi sanguinei con possibile comparsa di placche arteriosclerotiche e conseguentemente un rischio aumentato di infarto del miocardio e ictus. Valori fuori norma sono dannosi non solo per le arterie, ma anche per il nostro fegato, incaricato di smaltirlo.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità i valori desiderabili sono i seguenti:
colesterolo totale: fino a 200 mg/dl |
colesterolo LDL: fino a 100 mg/dl |
colesterolo HDL: non inferiore a 50 mg/dl. |
L’ipercolesterolemia si posiziona a metà tra fattori di rischio non modificabili e modificabili, esiste infatti una predisposizione ereditaria, ma che può e deve essere corretta con una dieta specifica e, se necessario, il supporto di una terapia farmacologica, ma potrebbe presentarsi in persone senza precedenti familiari specifici, a causa di diete a base di cibi particolarmente grassi e stili di vita inappropriati. Per tenerla sotto controllo sarà quindi importante assumere alimenti ricchi di fibre come i cereali, integrare con Omega 3, e ovviamente, impostare una terapia efficace con il proprio medico curante.
Ipertensione arteriosa
L’ipertensione arteriosa è il principale fattore di rischio per la salute cardiovascolare, si calcola che i Italia ne soffra circa il 18% della popolazione e si può parlare di questa condizione quando i valori pressori superano con regolarità il 140 per la massima e il 90 per la minima. L’ipertensione arteriosa è particolarmente dannosa per il cuore e i vasi perché li sottopone a costante stress che può dare origine a problematiche più complesse, ma non solo, possono infatti comparire, se questa condizione persiste cronicamente, retinopatie e insufficienze renali.
Anche qui si parla di un fattore che può essere modificabile o non modificabile a seconda del soggetto, alcuni sono infatti maggiormente predisposti dalla nascita, ma tutti possiamo agire sui fattori esterni che originano questa patologia, come il fumo, l’obesità e la sedentarietà.
Obesità
Proprio l’obesità è uno dei fenomeni purtroppo più in espansione, con un preoccupante 9.8% di incidenza a livello nazionale (fonte Obesità - sovrappeso - Dati epidemiologici in Italia (iss.it), trattandosi in realtà di uno dei fattori di comorbilità più presenti nei soggetti che presentano patologie cardiovascolari. Quali sono i rischi dell’obesità per il cuore? Sappiate che ce ne sono diversi, innanzitutto i soggetti obesi sono più inclini a sviluppare valori anomali di colesterolemia e pressione arteriosa e poi la sedimentazione di tessuto adiposo nell’addome sforza particolarmente il cuore nell’esercizio della sua funzione.
Siamo di fronte ad un fattore principalmente modificabile, in quanto, anche laddove fossero presenti squilibri metabolici congeniti, è possibile regolare con l’aiuto di un professionista la propria dieta e di conseguenza raggiungere valori di peso corporeo adeguati alla nostra persona.
Diabete
A proposito di scompensi metabolici, uno dei più noti e dall’incidenza più elevata, è sicuramente il diabete, per definizione una “malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina”. Ne esistono diversi tipi a seconda dell’eziologia, dell’età a cui si manifesta e della dipendenza o meno da insulina.
È difficile inserirlo tra i fattori modificabili o non modificabili, in quanto la sua insorgenza può dipendere da fattori modificabili che trovano terreno fertile in un organismo predisposto e, in teoria, è possibile trattarlo farmacologicamente. Quello che conta è che il diabete rappresenta un rischio per il sistema cardiovascolare perché predispone chi ne è affetto a obesità e ipertensione e per via della elevata presenza di citochine, sostanze che producono infiammazione, quindi dannose per tutto l’organismo.
Se si è affetti da diabete, sarà quindi ancora più importante sottoporsi a controlli regolari per verificare eventuale insorgenza di problematiche potenzialmente pericolose per cuore e sistema vascolare.
Sedentarietà
La sedentarietà è sicuramente uno dei fattori di rischio cardiovascolare modificabili, il suo significato è chiaro e indica una condizione in cui un individuo rimane praticamente sempre statico, praticando poca attività fisica, preferendo sdraiarsi sul divano per guardare un film, ad una passeggiata o a una partita di padel.
È chiaro che non è la sedentarietà in sé a risultare dannosa per la nostra salute, ma tutte le patologie di cui, alla lunga, potrebbe favorire la comparsa, quindi ipertensione, obesità eccetera. Da non dimenticare anche i benefici apportati da un’attività fisica regolare al nostro cuore, che beneficerà di maggiore ossigenazione e di un minore sforzo nelle sue funzioni grazie all’allenamento.
Fumo e alcol
Altri fattori assolutamente modificabili, gli stravizi come fumo e alcol sono assolutamente da evitare per considerarsi “cardioprotetti”. Che fumo e cuore non vadano d’accordo è ampiamente riconosciuto, a livello scientifico questo per via della riduzione dell’apporto di ossigeno ai tessuti cardiaci, il danneggiamento delle arterie e l’aumento della pressione arteriosa.
Meno riconosciuta invece, è la correlazione tra abuso di sostanze alcoliche e patologie cardiovascolari, che è invece realtà, a causa soprattutto, delle problematiche secondarie che potrebbero scaturire dall’abuso di sostanze alcoliche. Non è invece riconosciuta scientificamente la relazione tra un consumo moderato e benefici al sistema cardiovascolare.
Stress e insonnia
Concludiamo con due fattori sui quali si può di certo lavorare molto, soprattutto grazie alla sempre crescente attenzione che ricevono in tempi attuali. Stiamo parlando di stress e insonnia, due nemici della nostra salute, anche cardiovascolare.
È accertata l’esistenza di sindrome cardiache da stress, delle quali la più nota è sicuramente la tachicardia dovuta all’ansia, il cosiddetto cardiopalmo, ma ben più impegnativa è la sindrome “Tako-Tsubo” conosciuta ai più come “sindrome da cuore infranto”, che si manifesta con sintomi tipici dell’attacco cardiaco, ma che in realtà è una condizione, solitamente transitoria, di disfunzione del ventricolo sinistro. L’origine non è ancora del tutto certa, ma sembra che un ruolo fondamentale sia giocato dall’eccessivo rilascio di catecolamine.
Anche l’insonnia non è amica del cuore, questo perché con il perdurare, è facile andare incontro a scompensi del sistema cardiovascolare come aumento della pressione arteriosa.
Nei turnisti, ad esempio, è stata riscontrata una maggiore incidenze di sindromi cardiache, proprio a causa dell’alterazione del ritmo sonno-veglia.
Ecco perché è importante prendersi cura di sé stessi a 360°, anche dal punto di vista mentale, ricordiamoci che lo stato di benessere riconosciuto dall’OMS, comprende benessere fisico e mentale.
Prevenzione, prevenzione e ancora prevenzione
Molti di voi si saranno stancati di sentire raccomandazioni sull’importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari in ogni dove, ma medici e professionisti del settore, non si stancheranno mai di consigliarvi di sottoporvi a test periodici per valutare il vostro stato di salute, ed individuare precocemente eventuali fattori di rischio cardiovascolare, in particolare se avete una storia di familiarità per patologie di questo genere.
Il riconoscimento tempestivo del rischio di insorgenza di patologie permette di organizzare per tempo una strategia terapeutica efficace volta a scongiurare eventi cardiovascolari.
In occasione della Giornata Mondiale della Salute fatti un regalo; inizia oggi stesso un percorso di screening efficace, concordandolo con il tuo medico di fiducia e il tuo farmacista, la prevenzione parte da lì!
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