Mamma e Bambino

Guida allo svezzamento e ricette dai 12 mesi

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Guida allo svezzamento e ricette dai 12 mesi

Svezzamento

Il passaggio dal latte alle prime pappe spesso fa sorgere nei genitori diversi interrogativi, - a quanti mesi posso iniziare? Quali sono le linee guida dello svezzamento? Ci sono alimenti proibiti? O ancora… e se non mangia? -

Cerchiamo allora di rispondere a queste domande fornendo anche qualche ricetta da provare per i vostri bambini dopo l’anno di età.

Lo svezzamento – o alimentazione complementare - indica quel passaggio dall’assunzione esclusiva di latte ai cibi solidi o semi solidi. Questo percorso viene intrapreso generalmente intorno ai 6 mesi, ricordiamo, infatti, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda la prosecuzione dell’allattamento esclusivo al seno fino ai 6 mesi circa.

L’allattamento al seno esclusivo nei primi sei mesi offre benefici per la salute sia per il bambino che per la mamma, e il bimbo può continuare ad essere allattato per tutto il tempo che la mamma e il bambino riterranno opportuno, dopo il primo anno e, se desiderato, anche oltre i due anni di vita.

Intorno a questa età i bambini - in base alla valutazione del proprio pediatra – iniziano la scoperta del cibo in virtù del fatto che in questa fase si completa la maturazione intestinale e lo sviluppo neurologico necessario ad afferrare, masticare e deglutire in modo efficace.

Le linee guida per lo svezzamento

Le linee guida principali vengono fornite dal pediatra - soprattutto per le grammature consone ad ogni fascia di età - ma attualmente gli alimenti che si possono offrire sono vari: la scelta si fonda sull’interazione fra le preferenze della famiglia e le indicazioni del pediatra al fine di sviluppare quanto più possibile una alimentazione corretta e il gusto personale del bambino.

Il cibo va offerto al bambino da seduto con la schiena eretta (preferibilmente nel seggiolone) per evitare il rischio di soffocamento, lasciandogli la possibilità di maneggiare il cibo anche con le mani, che ovviamente deve essere fornito nelle giuste dimensioni e sempre accompagnato dall’acqua.

Entro il primo anno il bambino dovrebbe aver conosciuto un’ampia varietà di cibi e di sapori, abituandosi progressivamente a consumare oltre al latte, altri due pasti principali (pranzo e cena) e uno-due spuntini.

In questa fase la ripartizione dei nutrienti dovrebbe comprendere il 50% di carboidrati, il 40% di grassi e circa il 10% di proteine.

  • Miele: per il rischio di infezione da Clostridium botulinum, i succhi gastrici del bambino non sono ancora in grado di distruggere il batterio.
  • Tè, tè verde: la composizione ricca in tannini potrebbe ridurre l’assorbimento di ferro.
  • Il sale e lo zucchero rientrano fra le sostanze da introdurre più tardivamente possibile o quanto meno ridurre nelle quantità.

Cosa fare se il bambino rifiuta il cibo?

Niente panico, è del tutto normale e non bisogna desistere, anzi senza forzare il bambino puntare piuttosto sull’alternanza di cibi diversi per colore, sapore e consistenza. Si può proporre il cibo che è stato rifiutato nelle giornate successive magari preparato in modo diverso.

Anche l’atmosfera del pasto è importante, se è possibile cerchiamo di far mangiare il bambino con il resto della famiglia, l’interazione e lo spirito di emulazione incoraggeranno il bambino nella scoperta del cibo.

Ecco qualche ricetta per i vostri bambini:

Primo

Vellutata di zucca con miglio
  • 100g zucca
  • Mezza cipolla piccola
  • 80 ml di brodo vegetale
  • 1 cucchiaio di miglio
  • 1 cucchiaino di olio EVO
  • 1 cucchiaino di parmigiano

Bollire il miglio in acqua calda per circa 15 minuti dopo averlo sciacquato.

Pulire e lavare bene la zucca e tagliarla in piccoli pezzi. Cuocere la zucca a vapore insieme alla cipolla e poi frullarla con l’aggiunta di mezzo bicchiere di brodo vegetale, aggiungere il miglio già cotto e mescolare sul fuoco per un paio di minuti, infine aggiungere olio e parmigiano.

*In alternativa al miglio potete utilizzare semplicemente piccoli dadini di pane o la pastina.

Secondo

Filetto di merluzzo alla pizzaiola
  • Un filetto di merluzzo
  • 3 cucchiai di passata di pomodoro
  • Un cucchiaino di olio evo
  • Mezza patata piccola
  • Qualche foglia di prezzemolo

Cuocere il pesce in un tegame con la passata di pomodoro e qualche cucchiaio di acqua per circa 5 minuti, unire la patata già bollita a dadini e aggiungere l’olio a fine cottura insieme al prezzemolo tritato.

Pollo con castagne e mele (dai 18 mesi)
  • 50 gr di petto di pollo
  • 4 castagne bollite
  • 1 foglia di alloro
  • Uno spicchio di mela a dadini
  • Brodo vegetale
  • Un cucchiaio di olio evo

Tagliare il pollo a dadini molto piccoli e cuocerli in padella con l’olio e aggiungendo un mestolo circa di brodo, dopo 5 minuti aggiungere le castagne - che avrete già bollito aggiungendo la foglia di alloro all’acqua di cottura - e la mela a dadini. Cuocere per altri 5 minuti.

Polpette di lenticchie rosse
  • 50 gr di lenticchie rosse
  • 1 piccola patata
  • Mezza carota
  • 20 gr di farina “semolino”
  • Un cucchiaino di olio evo

Lessare le lenticchie rosse e passarle al passaverdure insieme alla patata e alla carota precedentemente bollite, amalgamare il composto aggiungendo la farina fino a quando non diventa malleabile. Formare le palline e cuocerle in forno a 180 C per qualche minuto irrorate di olio.

*attenzione alla forma delle polpette per il pericolo di soffocamento, si raccomanda di servirle porzionate.

* le lenticchie si possono sostituire con i fagioli cannellini.

Merenda o colazione

Budino di avena (dosi per circa 4 porzioni)
  • 150 gr di fiocchi di avena piccoli
  • 500 ml di latte (si può utilizzare il latte di mandorla o il latte di crescita se indicato dal pediatra)
  • 30 gr di uvetta ammollata e strizzata

Cuocere nel latte i fiocchi di avena per circa 5 minuti, amalgamare l’uvetta e servire tiepido in piccole coppette.

*Per le grammature esatte delle ricette e in caso di allergie rivolgersi sempre al proprio pediatra.

Dott.ssa Claudia Brattini

Dott.ssa Claudia Brattini

All'esperienza di Farmacista ha affiancato quella della divulgazione scientifica nell'ambito della salute, approfondendo tematiche legate alla specializzazione in nutrizione e chimica degli alimenti. E' Giornalista e ha svolto un master di Comunicazione & Digital Marketing Sanitario, Giornalismo e Data Journalism.

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