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Inverno e malattie dei bambini: le "istruzioni per l'uso" del Dottor Marco Nuara

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Inverno e malattie dei bambini: le

L’inverno per chi ha i bambini piccoli significa fare i conti con malanni continui. Nei primi anni di asilo, in particolare, si susseguono raffreddore, influenza, otiti o bronchiti.

Nei genitori sono molte le preoccupazioni e i dubbi su come difenderli e come comportarsi, ne parliamo con il pediatra Dott. Marco Nuara.

In questa stagione di freddo intenso si tende a credere che i bambini si ammalano spesso anche a causa dei famosi “colpi di freddo”, per questo spesso si evita di farli a stare all’aria aperta se le temperature sono molto rigide, è davvero così dannoso?

“Il freddo non fa ammalare. Non se si adopera buonsenso e ci si veste adeguatamente. Le malattie sono determinate da germi e non da colpi d’aria o basse temperature. Il rischio di infettarsi è più alto negli ambienti chiusi e l’attività all’aperto migliora lo stato di salute e riduce il rischio di ammalarsi.”

D’inverno sono comuni le infezioni delle prime vie aeree, è possibile difendere i bambini con norme comportamentali e stilare magari un piccolo vademecum di “buone azioni preventive” da seguire nel quotidiano?

“L’attività all’aperto e un ambiente domestico salubre migliorano la salute delle vie aeree. Consiglio di evitare l’esposizione a fumo, profumo e balsamici e di garantire una adeguata ventilazione quotidiana. Inoltre, le vie aeree possono essere irritate da un ambiente troppo caldo e secco.

In considerazione del fatto che i bambini che frequentano la comunità infantile vengono in contatto con migliaia di germi ogni giorno, raccomando di igienizzare le mani e lavare il naso al rientro a casa.”

Parliamo di sistema immunitario: come funziona nei bambini? È possibile “rafforzarlo”?

“Più il bambino è piccolo, più il suo sistema immunitario è immaturo. Di conseguenza egli è più a rischio di ammalarsi e il decorso della malattia potrà essere più lungo e impegnativo.

Raccomando di eseguire tutte le vaccinazioni a disposizione, garantire un sonno ristoratore e una dieta varia e completa. Quanto a integratori alimentari e stimolanti del sistema immunitario consiglio di confrontarsi con il proprio pediatra per valutare insieme l’eventuale utilità.”

La febbre è i l primo tra i campanelli di allarme per il genitore, è realmente così temibile o ci sono altri sintomi da non sottovalutare che richiedono l’intervento del pediatra?

“La febbre è un sintomo, uno dei tanti, ma è sicuramente uno dei più temuti dai genitori. In realtà la febbre è un meccanismo di difesa del nostro organismo, aiuta a sconfiggere virus e batteri. Più che la temperatura è importante valutare le condizioni generali del bambino. Aldilà della febbre è motivo di preoccupazione un bambino che non mangia e non gioca.”

La Vitamina D d’inverno può essere utile?

“La vitamina D è un ormone prodotto dalla nostra pelle quando viene esposta alla luce diretta del sole. Si ritiene necessaria un’esposizione di almeno sei-otto mesi all'anno. Ove non sia possibile garantire questo tipo di esposizione è utile la supplementazione di vitamina D: sicuramente nel Nord Italia, almeno nei mesi invernali. Normali livelli di vitamina D sono necessari a far funzionare bene il sistema Immunitario.”

La convalescenza è un termine quasi in disuso, ma far ristabilire il bambino prima di farlo tornare a scuola può servire ad evitare ricadute?

“Garantire un’adeguata convalescenza, rimandare in comunità un bambino guarito, riduce la sua suscettibilità a contrarre nuove infezioni.”

Sei un genitore che ama informarsi su come prendersi cura del suo bambino al meglio? Non perdere la nostra prima intervista al Dottor Marco Nuara: per te tanti consigli su come viaggiare con un neonato.

Articolo scritto con il contributo di Giovanni Pavone

Dott.ssa Claudia Brattini

Dott.ssa Claudia Brattini

All'esperienza di Farmacista ha affiancato quella della divulgazione scientifica nell'ambito della salute, approfondendo tematiche legate alla specializzazione in nutrizione e chimica degli alimenti. E' Giornalista e ha svolto un master di Comunicazione & Digital Marketing Sanitario, Giornalismo e Data Journalism.

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