Mamma e Bambino
Ipertensione in gravidanza: cosa fare
Misurare la pressione significa valutare un aspetto importante della tua salute, la pressione alta. Quando alta, infatti, si associa a numerose patologie soprattutto a carico del sistema cardio vascolare.
L’ipertensione in gravidanza può rivelarsi particolarmente insidiosa perché può compromettere il normale afflusso di sangue alla placenta e associarsi quindi a patologie anche gravi come la pre-eclampsia o gestosi.
Anche la pressione bassa in gravidanza può interferire negativamente se pur senza recare gravi danni. Se la riscontri occasionalmente, talvolta associata a capogiri, è bene evitare la posizione supina soprattutto nel terzo trimestre perché favorisce i cali pressori.
In gravidanza quindi, è molto importante questo monitoraggio per assicurare il benessere della mamma e del bambino.
IPERTENSIONE IN GRAVIDANZA
Se normalmente durante il primo trimestre la pressione tende a scendere, andando avanti con la gravidanza può verificarsi uno stato di ipertensione. La pressione alta è quando quella sistolica (massima) è superiore a 140 mmHg e la diastolica (minima) superiore a 90 mmHg, ma già livelli di 135/85 mmHg possono suggerire uno stato di allarme.
L’ipertensione in gravidanza può essere ricondotta a tre categorie:
- ipertensione cronica o preesistente: precede l’insorgenza della gravidanza oppure compare prima dei 5 mesi di gestazione
- ipertensione gestazionale: un’ipertensione che insorge per la prima volta dopo i 5 mesi di gravidanza
- preeclampsia: è una complicanza pericolosa della gravidanza, caratterizzata da una pressione del sangue superiore a 140/90 mmHg, accompagnata dalla eliminazione di proteine attraverso le urine (proteinuria) e dalla ritenzione di liquidi (edema), nausea e cefalea.
L’ipertensione gravidica interessa circa il 10% delle donne in gravidanza e se non trattata può determinare conseguenze gravi come ictus e mortalità per la mamma e una riduzione della crescita nel neonato, con conseguente necessità di cure intensive alla nascita. Quando insorge per la prima volta in concomitanza alla gravidanza, dopo il parto tende a risolversi spontaneamente tornando ai livelli normali da sola. Per questo è buona norma che ogni futura mamma riduca i fattori di rischio come il diabete, l’aumento ponderale di peso e intraprenda un corretto stile di vita, inclusa una dieta a ridotto contenuto si sodio.
È opportuno inoltre programmare dei controlli della pressione già prima della gravidanza per poi continuare con cadenza regolare durante i 9 mesi.
COME MISURARE CORRETTAMENTE LA PRESSIONE
La pressione va misurata a riposo, in una sedia comoda e tenendo il braccio in cui si misura la pressione all’altezza del cuore appoggiato sul tavolo. L’ambiente non deve essere troppo freddo e non bisogna parlare durante la misurazione.
Se vengono riscontrati valori anomali, la misurazione va ripetuta dopo circa mezz’ora.
Guarda qui il nostro Videotutorial SiFacosì, misurare la pressione è importante ma farlo correttamente è altrettanto fondamentale.
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