Salute e Benessere
L’importanza della mammografia: quando farla
- Che cos’è la mammografia e come funziona?
- La mammografia espone a raggi?
- Quando è indicata la mammografia?
- Quali alterazioni può evidenziare la mammografia?
- In caso di alterazioni quali approfondimenti può essere indicato eseguire?
- Che cos’è la mammografia e come funziona?
La mammografia è un esame radiologico utilizzato per esaminare il tessuto mammario e identificare eventuali anomalie, come cisti, tumori o altre patologie. Questo esame è particolarmente importante nella prevenzione e diagnosi precoce del carcinoma della mammella.
L’esame è molto simile ad una comune radiografia, per cui non è necessario un preparativo particolare prima dell'esame, ma è consigliabile evitare l'uso di deodoranti, talchi o lozioni nella zona delle ascelle e del seno il giorno dell'esame, poiché possono interferire con le immagini. Durante l'esame, la paziente è invitata a posizionarsi di fronte ad una macchina radiologica apposita per la mammografia, chiamata appunto mammografo. Il seno viene posizionato su un piatto di supporto, e un altro piatto, chiamato "compressore", viene abbassato delicatamente per comprimere lievemente il seno. La compressione del seno può essere scomoda, ma è di breve durata e serve a ottenere immagini più chiare e dettagliate. In seguito, la macchina cattura immagini del seno da diverse angolazioni. Generalmente, vengono effettuate due immagini per ciascun seno: una in posizione verticale e una inclinata.
Le immagini mammografiche vengono poi esaminate da un radiologo, che cerca eventuali segni di anomalie. In base ai risultati, il medico può raccomandare ulteriori esami o controlli.
- La mammografia espone a raggi?
La mammografia utilizza raggi X per ottenere immagini del tessuto mammario, ma la dose di radiazioni a cui si è esposti durante una mammografia è generalmente molto bassa. Per una mammografia bilaterale (ovvero di entrambi i seni), la dose totale è tipicamente inferiore a quella di una radiografia toracica, e molto più bassa rispetto a quella di una tomografia computerizzata. È importante sottolineare che i benefici della mammografia nella diagnosi precoce del cancro al seno superano i rischi associati all'esposizione alle radiazioni, poiché la diagnosi precoce può migliorare significativamente le possibilità di successo del trattamento e ridurre la mortalità associata al tumore del seno.
Inoltre le macchine per mammografia moderne sono progettate per minimizzare l'esposizione ai raggi X, fornendo nel contempo immagini di alta qualità. Inoltre, i protocolli di sicurezza e le linee guida aiutano a garantire che le esposizioni siano mantenute al minimo necessario.
- Quando è indicata la mammografia?
Le principali indicazioni della mammografia sono:
- Screening di routine: la mammografia è principalmente utilizzata come strumento di screening per la diagnosi precoce del cancro al seno. Questo esame è raccomandato per le donne asintomatiche, ovvero quelle che non presentano sintomi evidenti ma che potrebbero essere a rischio di sviluppare un cancro al seno. In generale, le linee guida suggeriscono di iniziare lo screening regolarmente a partire dai 40-50 anni. In Italia, il programma di screening offre mammografie a tutte le donne tra i 50 e i 69 anni
- Diagnosi e valutazione: se una donna nota cambiamenti nel seno, come noduli, secrezioni dal capezzolo, cambiamenti nella pelle o dolori anomali, la mammografia può essere indicata per esaminare e valutare queste anomalie. È un passo importante per determinare se le alterazioni osservate sono causate da condizioni benigne o se esiste invece un problema più serio, come un tumore
- Monitoraggio e follow-up: per le donne che hanno già avuto un cancro al seno o altre patologie mammarie, la mammografia può essere utilizzata per il monitoraggio regolare. Ciò è cruciale per assicurarsi che non ci siano recidive o nuove anomalie. Inoltre, le donne con una storia familiare di cancro al seno o con altre condizioni genetiche predisponenti potrebbero necessitare di controlli più frequenti o iniziare lo screening ad un’età più giovane.
Le raccomandazioni specifiche per la mammografia possono variare in presenza di fattori di rischio individuali: è sempre utile discutere con il proprio medico per determinare il piano di screening più adatto in base alla propria storia medica e ai fattori di rischio personali.
- Quali alterazioni può evidenziare la mammografia?
La mammografia può rilevare diverse alterazioni nel tessuto mammario, alcune delle quali possono indicare la presenza di patologie benigne o maligne. Le principali alterazioni che una mammografia può evidenziare sono:
- Noduli: possono essere sia benigni, come cisti (sacche piene di liquido) o fibroadenomi (tumori benigni delle ghiandole mammarie), che maligni come tumori al seno. Sebbene la mammografia possa fornire degli indizi per distinguere la natura di un nodulo, non è possibile fare una diagnosi certa con questa metodica
- Calcificazioni: possono essere diffuse o isolate. Quest’ultime spesso non indicano problemi gravi, ma sono dovute all'età oppure ad infezioni o traumi. Lesioni microcalcifiche raggruppate in un'area specifica, invece, possono essere un segnale di cancro al seno, come il carcinoma duttale in situ
- Asimmetrie di densità: differenze nella densità dei tessuti tra i due seni possono indicare la presenza di un tumore, specialmente se si osserva un aumento della densità in una zona
- Distorsioni del tessuto: cambiamenti nella struttura normale del tessuto mammario possono essere associati a tumori o altre patologie
- Tessuti disomogenei: aree di tessuto mammario con densità diversa rispetto al tessuto circostante possono essere segnali di una patologia
- Espansione di volume: anche i cambiamenti nel volume o nella forma del seno potrebbero essere associati a tumori
- Dotti dilatati: possono indicare la presenza di tumori o altre alterazioni patologiche
- Linfonodi ingrossati: linfonodi ingrossati nella zona ascellare possono suggerire la diffusione di un tumore al seno.
La presenza di una di queste alterazioni non implica necessariamente la diagnosi di cancro al seno o di altre malattie gravi: molte alterazioni riscontrate nella mammografia sono benigne e non richiedono interventi. Tuttavia, è fondamentale che i risultati della mammografia siano interpretati da un radiologo specializzato e discussi con un medico per determinare la necessità di ulteriori esami o trattamenti. In alcune donne con tessuto mammario particolarmente denso, la mammografia può non evidenziare chiaramente alcune anomalie. In questi casi, potrebbero essere necessari ulteriori esami, come ecografie o risonanze magnetiche.
- In caso di alterazioni quali approfondimenti può essere indicato eseguire?
Se durante una mammografia vengono riscontrate delle alterazioni, il medico potrebbe consigliare ulteriori esami per comprendere meglio la natura di queste anomalie e determinare se sono benigne o maligne. Ecco quali approfondimenti possono essere indicati:
- Ecografia mammaria: l'ecografia utilizza onde sonore per creare immagini dettagliate del seno. Questo esame è particolarmente utile per valutare noduli o masse trovati durante la mammografia, consentendo di distinguere tra lesioni solide e cistiche e fornendo informazioni aggiuntive sulle caratteristiche delle anomalie.
- Risonanza magnetica: la risonanza magnetica (RM) mammaria utilizza un campo magnetico e onde radio per ottenere immagini molto dettagliate del seno. È spesso consigliata in situazioni complesse o se c'è bisogno di ulteriori dettagli sull'estensione di un tumore già diagnosticato. È utile anche per esaminare entrambi i seni contemporaneamente, specialmente in donne con tessuti mammari molto densi
- Test genetici: i test genetici analizzano il DNA per individuare mutazioni specifiche, come quelle nei geni BRCA1 e BRCA2. Questi test sono consigliati per donne con una storia familiare di cancro al seno o per coloro che potrebbero avere una predisposizione genetica al cancro
- Esami di Laboratorio: in alcuni casi, il medico può raccomandare esami di laboratorio per misurare marker tumorali o altre sostanze nel sangue. Questi esami sono utili per monitorare il trattamento o per valutare la risposta del corpo alla terapia, se si è già in trattamento per il cancro
- Mammografia 3D: la mammografia 3D è una tecnologia avanzata che crea immagini tridimensionali del seno. Questo tipo di mammografia migliora la rilevazione e la caratterizzazione delle anomalie, ed è particolarmente utile nelle donne con tessuto mammario denso
- Biopsia: la biopsia prevede il prelievo di un campione di tessuto dal seno per l'analisi al microscopio.
Esistono vari tipi di biopsie che possono essere eseguite. Le più frequentemente utilizzate sono:
- Biopsia con ago sottile (FNA): utilizza un ago sottile per prelevare un piccolo campione di cellule
- Agobiopsia: utilizza un ago più grosso per prelevare un campione di tessuto più solido e grande
- Biopsia chirurgica: rimuove un'intera lesione o una parte di essa per un'analisi più approfondita.
La biopsia è fondamentale per confermare se una lesione è cancerosa e per determinare il tipo e il grado del cancro, se presente.
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