Viaggi
Letteratura di viaggio: i consigli dell'esperta
Umberto Eco disse che “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto solo una vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito... perché la lettura è un'immortalità all'indietro.”
Possiamo pensare a questo concetto anche con i luoghi che si possono visitare attraverso i libri?
Assolutamente sì e l’emblema del ‘viaggiare senza viaggiare’ è rappresentato da ‘Gli asiatici’ di Frederic Prokosch (edito da Adelphi) che ha scritto uno dei più grandi capolavori di letteratura di viaggi, attraverso il Medioriente fino in Asia. È ancora un bestseller internazionale, che è stato scritto senza muoversi dalla biblioteca dove Prokosch si documentava e rappresenta il classico esempio di testo che consente di viaggiare senza poter viaggiare.
Può un libro aiutare a sostituire l’evasione di un viaggio, soprattutto in un momento come questo in cui non possiamo partire?
Sicuramente, ci sono diversi tipi di evasione che la mente può regalarsi, ad esempio attraverso gli atlanti una bellissima collana come ‘L’atlante dei luoghi inaspettati’ oppure ‘Atlante di luoghi insoliti e curiosi’. Ci aiutano ad ‘uscire all’esterno’, sperimentando ‘strade nuove’. Alcuni sono perfino del tutto inventati e trattano anche di luoghi che non esistono, ma sono pensati e scritti così bene, da permettere alla mente di riuscire a immaginarli e così di viaggiare idealmente. Ci sono poi anche guide ricche di curiosità come ‘Insider Brooklyn’, una guida fotografica appena uscita. Si tratta di un luogo non visitabile al momento, ma è una guida fotografica da segnalare, ricchissima di curiosità. Oppure anche 'Barcelona', di David Pintor per un viaggio in graphic novel che ci farà conoscere i punti salienti di Barcellona anche senza l’aiuto delle parole.
Leggere ci permette di evadere attraverso il pensiero astratto e questo può costituire un valido aiuto in caso di ansia, stress o paura, sentimenti che in questa fase sono molto comuni purtroppo.
Quali testi che ci consiglierebbe come ‘cura’ per ‘Viaggiare’, in questo momento, attraverso le pagine di un libro e che potrebbero esserci utili a discostarci dai pensieri negativi?
Un esempio potrebbe essere ‘Consigli per viandanti giardinieri, storie di paesaggi, semi e talee’ per un viaggio nel verde, per passeggiate della mente, prima ancora che ci siano del tutto consentite, nella realtà. Oppure si potrebbero consultare i volumi sulle discipline orientali di Shinrin Yoku, che pure possono aiutare molto ad evadere.
Per una evasione nel mondo culinario, sono invece molto godibili i volumi come ‘My Lisbon’, che donano un affresco meraviglioso del Portogallo, in un testo per metà diario di viaggio e metà ricettario.
Pensando al futuro, quando torneremo a viaggiare, secondo lei è meglio leggere un libro ambientato in un Paese, prima o dopo averlo visitato?
Sempre dopo. Mentre durante il viaggio consiglio di portare con sé un bel classico, come 'Anna Karenina' di Lev Tolstoj che è sempre una scoperta rinnovata. Meglio leggere dopo il libro ambientato proprio nel luogo del nostro viaggio.
Tra le guide di viaggio quale spunto possiamo dare a chi non vuole rinunciare a pianificare un viaggio per il futuro?
Un editore italiano Iperboria ha pubblicato delle bellissime riviste di viaggio intitolate 'The Passenger'. Si tratta di una rivista a carattere geografico sociologico che si trova in libreria e che ci fa conoscere una parte del paese che altrimenti non conosceremmo solo con la guida e né da un nativo del luogo, è un intermedio per scoprire come è davvero un paese. Sono già usciti paesi come Olanda, Norvegia, Giappone Grecia, Islanda e rappresentano più di una guida senza tuttavia raccontare aspetti personali come accade invece un romanzo ambientato in quel determinato paese.
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