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L'influenza di primavera: il picco di fine stagione

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influenza di primavera

Una recrudescenza dei casi di influenza sta dilagando in tutta Italia, lasciando milioni di persone alle prese con sintomi simil-influenzali anche nella stagione primaverile.

Ma qual'è l'influenza del momento? Ecco cosa c'è da sapere su questo fenomeno e come salvaguardarsi.

Che cos'è l'influenza primaverile?

L'influenza primaverile è un termine usato per descrivere i casi di influenza che si verificano dopo il tradizionale picco invernale. Nonostante il nome, può essere causato dagli stessi ceppi virali dell'influenza stagionale o anche da ceppi modificati. I virus influenzali, appartenenti alla famiglia degli Ortomixoviridiae,  comprendono tre generi: l'influenza di tipo A, più comune, quella di tipo B e la meno diffusa C. Questi virus subiscono cambiamenti nella struttura esterna ( il capside) modificandone così le proprietà infettive.

Caratteristiche principali:

  • In genere colpisce tra marzo e maggio
  • Può essere causato da ceppi virali diversi rispetto all'influenza invernale
  • I sintomi possono essere simili all'influenza tradizionale

Dati sull'influenza di primavera 2005 in Italia

Secondo l'ultimo rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità:

  • 14,5 milioni di italiani colpiti dall'inizio della stagione
  • 431.000 casi segnalati tra il 17 marzo e il 23 marzo 2025
  • Tasso di incidenza di 7,3 casi per 1.000 persone

Sintomi dell'influenza primaverile

In farmacia una domanda ricorrente che viene rivolta ai colleghi è: "quanto dura la nuova influenza?" L'influenza di primavera non è molto diversa da quella circolata lo scorso inverno e ha generalmente una durata media di 5-7 giorni, ma alcuni sintomi come la stanchezza e la debolezza possono persistere per 2-3 settimane dopo la fase acuta. I sintomi più comuni includono febbre, tosse, gola infiammata, dolori muscolari, congestione nasale e senso di fatica. In particolare, si riscontra spesso febbre elevata -temperatura anche a 39-40° - ad esordio brusco. Nei bambini, inoltre, possono verificarsi anche nausea, vomito e diarrea.

Distinguere l'influenza primaverile dalle allergie

Molte persone confondono l'influenza primaverile con le allergie stagionali. Ecco alcune differenze chiave:

Influenza primaverile Allergie primaverili
La febbre è comune La febbre è rara
Dolori muscolari Prurito agli occhi
Insorgenza rapida Esordio graduale

Prevenzione e trattamento

Il virus si trasmette facilmente attraverso le goccioline di saliva emesse con la tosse o gli starnuti, oppure attraverso il contatto con superfici contaminate. Gli ambienti scolastici o, in generale, gli spazi chiusi e affollati rappresentano un terreno fertile per la diffusione del contagio tra i bambini.

L'influenza primaverile è un fenomeno che colpisce milioni di italiani ogni anno. Riconoscerne i sintomi e adottare misure preventive può aiutare a ridurre il rischio di infezione e gestire meglio la malattia se la si contrae. Per proteggersi dall'influenza primaverile:

  • Pratica una buona igiene delle mani
  • Evitare il contatto ravvicinato con persone malate
  • Rafforza il tuo sistema immunitario con una dieta equilibrata e un regolare esercizio fisico

Nella maggior parte dei casi, l'influenza primaverile è una condizione benigna che si risolve spontaneamente in pochi giorni. Tuttavia, è consigliabile consultare un medico se la febbre persiste oltre 3-4 giorni, compaiono difficoltà respiratorie e i sintomi peggiorano improvvisamente.

È importante sottolineare che gli antibiotici non sono efficaci contro i virus influenzali e il loro uso non è raccomandato. Si possono, invece, assumere farmaci antipiretici, antinfiammatori dopo aver consultato il proprio medico per contenere i sintomi. 

Altre raccomandazioni sempre valide sono riposare adeguatamente, seguire una dieta leggera e ricca di vitamine e mantenere un'idratazione costante.

 


Dott.ssa Claudia Brattini

Dott.ssa Claudia Brattini

All'esperienza di Farmacista ha affiancato quella della divulgazione scientifica nell'ambito della salute, approfondendo tematiche legate alla specializzazione in nutrizione e chimica degli alimenti. E' Giornalista e ha svolto un master di Comunicazione della Salute & Digital Marketing Sanitario, Giornalismo e Data Journalism.

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