Salute e Benessere
Sangue occulto nelle feci: quali cause e come comportarsi
1. Come riconoscere il sangue nelle feci e come distinguerlo?
2. Quali sono le cause del sangue rosso vivo nelle feci
3. Quali sono le cause del sangue rosso scuro nelle feci
4. Sangue occulto nelle feci
5. Cosa fare in presenza di sangue nelle feci?
1. Come riconoscere il sangue nelle feci e come distinguerlo?
Il sangue nelle feci è un segno piuttosto comune di sanguinamento del tubo digerente, possono essere numerose le cause e vanno da cause benigne a condizioni che mettono a rischio la vita.
Il sanguinamento può presentarsi come sangue visibile nelle feci, sulla carta igienica o nel water che può essere di colore rosso vivo, se proveniente dalla porzione “bassa” del tubo digerente oppure rosso scuro, quasi nero, se proveniente dalla porzione “alta”.
Inoltre è possibile indentificare un sanguinamento microscopico attraverso un esame chiamato “sangue occulto delle feci”. La quantità di sangue può variare da poche gocce a una quantità significativa che può portare ad anemia, se protratto nel tempo, o a shock emorragico, se il sanguinamento è copioso.
In questo articolo esploreremo le cause del sanguinamento gastrointestinale, la sua diagnosi e la sua gestione.
2. Quali sono le cause del sangue rosso vivo nelle feci
La presenza di sangue rosso vivo nelle feci indica la presenza di sangue che non ha avuto il tempo di ossidarsi, e quindi di diventare scuro, solitamente perché proveniente da una porzione terminale del tubo digerente. Le principali cause sono:
- Sanguinamenti emorroidari: le emorroidi sono dei plessi venosi del retto che possono infiammarsi e sanguinare. Le persone in sovrappeso, inattive o con una storia familiare di emorroidi corrono un rischio maggiore di sviluppare questa condizione;
- Ragadi anali: sono delle piccole fissurazioni della mucosa anale, che possono causare intenso dolore, sanguinamento, prurito e sensazione di bruciore intorno all'ano. Le ragadi anali possono verificarsi a causa di diversi motivi, come stitichezza, diarrea, traumi, il parto e il sesso anale;
- Sanguinamenti diverticolari: i diverticoli sono piccole sacche della mucosa del colon che possono infiammarsi o infettarsi, e quindi sanguinare;
- Polipi intestinali: sono escrescenze anormali che si sviluppano sul rivestimento interno dell'intestino. Possono verificarsi nell'intestino tenue o nel colon e possono essere benigni o maligni. La causa esatta dei polipi intestinali non è nota, ma alcuni fattori come l'età, la storia familiare e lo stile di vita possono aumentare il rischio di svilupparli. La maggior parte dei polipi intestinali sono asintomatici: tuttavia i polipi più grandi o quelli che si trovano in alcune parti dell'intestino possono causare sintomi come dolore addominale, diarrea, costipazione o sanguinamento rettale;
- Malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI): sono patologie croniche che colpiscono l’apparato digerente. Sono caratterizzate da infiammazione del tubo digerente, che può causare sintomi come dolore addominale, diarrea, affaticamento e perdita di peso. Le due forme primarie di MICI sono il morbo di Crohn e la retto-colite ulcerosa. I sintomi delle MICI possono includere dolore addominale, diarrea con sangue, affaticamento, perdita di peso e febbre;
- Cancro del colon-retto: il cancro del colon, noto anche come cancro del colon-retto, è un tipo di cancro che si sviluppa nel colon o nel retto. È il terzo tipo di cancro più comune al mondo e può colpire sia uomini che donne. La causa esatta del cancro del colon non è nota, ma alcuni fattori come l'età, la storia familiare e le scelte di vita possono aumentare il rischio di sviluppare la malattia. I sintomi del cancro del colon possono includere cambiamenti nelle abitudini intestinali, sanguinamento rettale, dolore o crampi addominali, affaticamento e perdita di peso inspiegabile;
- Cancro anale: è un raro tipo di cancro che si verifica nell'ano. Spesso è associato a determinati fattori di rischio come l'infezione da papillomavirus umano (HPV), l'HIV/AIDS, il fumo e una storia di verruche anali o genitali. I sintomi del cancro anale possono includere dolore anale o sanguinamento, prurito, secrezione e cambiamenti nelle abitudini intestinali;
- Colite ischemica: è una condizione in cui l'afflusso di sangue al colon è ridotto, portando a infiammazione e danni ai tessuti. In genere è causato da un blocco o restringimento dei vasi sanguigni che irrorano il colon, che può verificarsi a causa di condizioni come aterosclerosi, coaguli di sangue o bassa pressione sanguigna. I sintomi della colite ischemica possono includere dolore o crampi addominali, diarrea sanguinolenta, nausea e vomito e febbre;
- Proctite attinica: è una condizione che si verifica quando la mucosa del retto si infiamma a causa della radioterapia, spesso usata per trattare il cancro alla prostata o del collo dell'utero. I sintomi della proctite attinica possono includere sanguinamento rettale, dolore, diarrea o costipazione e aumento dell'urgenza o della frequenza delle evacuazioni. Questi sintomi possono manifestarsi durante o subito dopo la radioterapia, oppure possono svilupparsi mesi o addirittura anni dopo.
3. Quali sono le cause del sangue rosso scure nelle feci
La presenza di sangue scuro, quasi nero, nelle feci indica la presenza di sangue ossidato e quindi suggerisce un sanguinamento della parte alta del tubo digerente: esofago, stomaco e prima parte del piccolo intestino. Le principali cause sono:
- Esofagite: è un'infiammazione dell'esofago che può causare dolore toracico, difficoltà a deglutire e bruciore di stomaco. La causa più comune di esofagite è la malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE), che si verifica quando l'acido dello stomaco risale nell'esofago. Altre cause di esofagite includono infezioni, allergie e alcuni farmaci;
- Diverticoli esofagei: sono tasche che si sviluppano nel rivestimento dell'esofago. I diverticoli esofagei possono causare una serie di sintomi, tra cui difficoltà a deglutire, rigurgito di cibo, dolore toracico e tosse cronica. In alcuni casi, possono anche portare a complicazioni come infiammazione, infezione o ostruzione dell'esofago. I fattori di rischio per lo sviluppo di diverticoli esofagei includono l'età avanzata, il sesso maschile e alcune condizioni mediche come MRGE, sclerodermia e acalasia;
- Cancro dell’esofago: esistono due tipi principali di cancro esofageo: carcinoma a cellule squamose e adenocarcinoma. Il carcinoma a cellule squamose si verifica tipicamente nella parte superiore dell'esofago ed è associato al fumo intenso e al consumo di alcol. L'adenocarcinoma si verifica tipicamente nella parte inferiore dell'esofago ed è spesso associato a GERD e all'esofago di Barrett. I sintomi del cancro esofageo possono includere difficoltà a deglutire, dolore toracico, perdita di peso, sanguinamento, tosse cronica e raucedine;
- Varici esofagee: sono vene dilatate nell'esofago che si verificano a causa di malattie del fegato, tipicamente la cirrosi epatica, o altre condizioni che causano un aumento della pressione nei vasi sanguigni che portano al fegato. Queste varici possono rompersi e causare emorragie pericolose per la vita, rendendo essenziali la diagnosi precoce e il trattamento. I sintomi delle varici esofagee possono includere sangue nel vomito, feci scure e catramose, dolore addominale e ittero;
- Sindrome di Mallory-Weiss: è una condizione caratterizzata da lacerazioni o piccole fissurazione nella mucosa dell'esofago o dello stomaco, tipicamente causati da vomito violento o prolungato. I sintomi della sindrome di Mallory-Weiss possono includere vomito di sangue, feci scure e catramose, dolore addominale e stordimento o svenimento;
- Gastrite: è un’infiammazione della mucosa dello stomaco, che porta a una serie di sintomi che possono includere dolore addominale, gonfiore, nausea, vomito e nei casi più gravi sanguinamento gastrico. Questa condizione può essere acuta o cronica ed è causata da una varietà di fattori, tra cui infezioni e farmaci;
- Ulcere gastriche: sono lesioni profonde che si sviluppano nella mucosa dello stomaco e si rimarginano con difficoltà. Possono essere causate da un’infezione dell’Helicobacter pylori, dalla sindrome di Zollinger-Ellison (una condizione rara caratterizzata dallo sviluppo di tumori nel pancreas o nel duodeno che producono grandi quantità di gastrina, un ormone che stimola la produzione di acido gastrico), dall'uso a lungo termine di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e dal consumo eccessivo di alcol. I sintomi includono un dolore urente nella parte superiore dell'addome, gonfiore, nausea, vomito e perdita di appetito. Nei casi più gravi, le ulcere possono causare sanguinamento nello stomaco;
- Cancro dello stomaco: è uno dei tumori più comuni al mondo, con oltre un milione di nuovi casi diagnosticati ogni anno. Le cause esatte del cancro allo stomaco non sono note, ma diversi fattori sono stati collegati a un aumento del rischio di sviluppare la malattia. Questi includono una dieta ricca di cibi salati, affumicati o in salamoia, fumo, obesità e una storia familiare di cancro allo stomaco. I sintomi del cancro allo stomaco possono essere vaghi e possono includere indigestione, gonfiore, perdita di appetito, nausea, vomito e dolore addominale. Nei casi più avanzati, i sintomi possono includere affaticamento, perdita di peso inspiegabile e sangue nelle feci.
4. Sangue occulto nelle feci
Oltre ai sanguinamenti gastrointestinali macroscopici, visibili ad occhio nudo, possono esserci anche quelli microscopici, impossibili da indentificare se non con un apposito test noto come “ricerca del sangue occulto nelle feci”. Questo test permette di identificare anche sanguinamenti minimi provenienti dal tubo digerente. Le cause possono essere tutte quelle indicate precedentemente, l’unica grande differenza è la quantità di sangue presente.
Questo test rientra negli screening per la prevenzione del cancro del colon-retto rivolto a tutta la popolazione tra i 50 e i 69 anni: spesso, il primo segno di questo tumore è proprio un sanguinamento. Inoltre la ricerca del sangue occulto nelle feci può essere richiesto dal proprio medico ogni qual volta sospetti un sanguinamento microscopico, per esempio in caso di anemia da carenza di ferro che potrebbe essersi instaurata in seguito ad uno stillicidio gastrointestinale.
5. Cosa fare in presenza di sangue nelle feci?
Non bisogna mai sottovalutare la presenza di sangue nelle feci, perché, come visto, può nascondere una grande varietà di cause, da banali sanguinamenti del plesso emorroidario alla presenza di cancro del colon.
La prima cosa da fare in caso di copiosi sanguinamenti è recarsi al Pronto Soccorso poiché, se non arrestati, possono portare allo shock emorragico.
Nei casi di sanguinamenti lieve-moderati bisogna recarsi dal proprio medico curante che, grazie ad un’ispezione delle regione anale e ad un’eventuale esplorazione rettale, potrà individuare una eventuale causa più frequente di sanguinamento come la presenza di ragadi anali, oppure consigliare l’approfondimento endoscopico più adatto tra esofagogastroduodenoscopia o rettosigmoidocolonscopia.
0 commenti
Accedi per poter inserire un commento