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Smartworking e problemi oculari: come prevenirli

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Smartworking e problemi oculari: come prevenirli

Con la pandemia è cresciuto il cosiddetto smart working, o telelavoro, termine con cui si intende la possibilità di lavorare a distanza dalla propria abitazione. Questo unitamente al tempo che quotidianamente siamo abituati a trascorrere davanti agli schermi come smartphone PC e altri device ha generato un aumento di sintomi visivi e talvolta anche neurologici che vanno sotto il nome di sindrome da visione da computer.

Lo sapevi che una eccessiva esposizione alla luce blu di computer e altri apparecchi può causare sintomi fastidiosi come ad esempio mal di testa, affaticamento della vista e disturbi del sonno?

Ecco i nostri consigli per preservare la salute dei vostri occhi durante lo smart working e per prevenire anche l’affaticamento oculare, ovvero il disturbo momentaneo dovuto a fattori come il soggiorno prolungato in ambienti surriscaldati o con aria condizionata, oppure all’utilizzo prolungato di lenti a contatto.

Creare una postazione

La postazione è molto importante, è bene ricavare anche all'interno della propria casa una postazione da ufficio che comprenda una scrivania e una sedia apposita l'importante è posizionarle in un punto della casa dove arriva luce naturale dalla finestra cercando di evitare i riflessi. Quando possibile, si dovrebbe ricorrere a luce naturale proveniente da finestre o portefinestre.

Lavorare con una luce adeguata non induce nella la pupilla una continua ginnastica che potrebbe generare mal di testa.

Per contrastare la secchezza oculare si può pensare di utilizzare un umidificatore o comunque controllare il livello di riscaldamento, che se tenuto troppo alto può comunque portare a una maggiore secchezza dell’aria.

Posizionare lo schermo

Lo schermo va posizionato leggermente sotto la linea di visuale e lo schermo va mantenuto a una certa distanza per ottenere una ottimale messa a fuoco. Inoltre, è bene mantenere pulito anche il monitor, pulendolo quotidianamente da polvere.

Un aiuto dai colliri

Sostituti lacrimali specifici possono essere utilizzati per mantenere gli occhi umidi e non avere fastidi come secchezza e bruciore. In particolare, colliri a base di ectoina e acido ialuronico esercitano un effetto scudo” per proteggere gli occhi e contribuire al processo di rigenerazione della congiuntiva irritata e sensibile, riducendo prurito, lacrimazione abbondante, bruciore e irritazione. L’ectoina è in grado di proteggere le singole componenti cellulari e l’intera cellula dall’attacco di agenti esterni, svolgendo un’importante azione antinfiammatoria.

Puoi chiedere il consiglio del farmacista per scegliere i sostituti lacrimali più adatti alle tue esigenze.

Occhiali puliti

Chi porta gli occhiali deve tenerli puliti il più possibile, è sufficiente una goccia di detersivo miscelato con acqua tiepida per poi procedere all’asciugatura.

Sbattere le palpebre e fare delle pause

Chiudere gli occhi, ogni 15-20 minuti. Ogni mezz’ora circa fare una pausa dallo schermo e fissare un punto in lontananza (almeno 5 metri) per 20 secondi.

Curare l’alimentazione

Alcune vitamine sono importanti per ridurre il rischio di indebolimento degli occhi e preservare il benessere dei vasi sanguigni oculari, non dovrebbe quindi mancare un adeguato introito giornaliero di Vitamina C, Vitamina E. Altre sostanze “amiche” degli occhi sono la luteina, gli acidi grassi Omega -3 (EPA e DHA).

Visita periodica dall’oculista

È importante far controllare la salute degli occhi da uno specialista, soprattutto se compaiono dei sintomi. Intervenire in maniera tempestiva su situazioni iniziali permette di prevenire ed evitare l’insorgenza successiva di patologie più gravi.

Dott.ssa Claudia Brattini

Dott.ssa Claudia Brattini

All'esperienza di Farmacista ha affiancato quella della divulgazione scientifica nell'ambito della salute, approfondendo tematiche legate alla specializzazione in nutrizione e chimica degli alimenti. E' Giornalista e ha svolto un master di Comunicazione & Digital Marketing Sanitario, Giornalismo e Data Journalism.

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