Salute e Benessere

Spirometria: caratteristiche e utilità

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Spirometria: caratteristiche e utilità
  1. Cos’è la spirometria?
  2. Come si esegue la spirometria?
  3. Spirometria: cosa misura?
  4. Spirometria e controindicazioni
  5. La spirometria è dolorosa?
  6. Spirometria e alimentazione

 

  1. Cos’è la spirometria? 

La spirometria è un esame diagnostico utilizzato per valutare la funzione polmonare. Attraverso questo test, è possibile misurare la quantità e la velocità dell'aria che una persona può inalare ed espirare. Questo tipo di test è fondamentale per diagnosticare e monitorare condizioni respiratorie come l'asma, la bronchite cronica e l'enfisema, che rientrano nelle malattie polmonari ostruttive croniche (MPOC). 

  1. Come si esegue la spirometria?

 L’esecuzione di questo test inizia con la preparazione del paziente, che viene istruito su come eseguire correttamente le manovre respiratorie richieste. Prima dell’esame è fondamentale che il paziente segua alcune indicazioni, come evitare di fumare o fare esercizio fisico intenso nelle ore precedenti, poiché questi fattori potrebbero influenzare i risultati.

 Durante la spirometria, il paziente viene fatto sedere comodamente e gli viene fornito un dispositivo chiamato spirometro. Questo apparecchio è dotato di un boccaglio attraverso il quale il paziente deve respirare. Per iniziare il test, il paziente deve inspirare profondamente, riempiendo completamente i polmoni di aria. Successivamente, deve espirare rapidamente e con forza nel boccaglio, cercando di espellere tutta l’aria possibile in un tempo breve. Questo processo viene ripetuto più volte per garantire che i dati raccolti siano accurati e ripetibili.

 Durante l’esame, lo spirometro misura e registra vari parametri della respirazione, come il volume di aria espirata e la velocità di espirazione. Il medico o il tecnico del laboratorio guida il paziente attraverso il test, assicurandosi che le manovre siano eseguite correttamente e che il paziente comprenda le istruzioni.

 I risultati della spirometria forniscono informazioni dettagliate sulla funzionalità polmonare, come la quantità totale di aria che può essere espirata e la velocità con cui viene espulsa. Questi dati aiutano a valutare la presenza di ostruzioni delle vie respiratorie e a diagnosticare condizioni respiratorie come l'asma o le malattie polmonari ostruttive croniche.

  1. Spirometria: cosa misura?

 Uno dei principali parametri misurati è il Volume Espiratorio Forzato in un Secondo (FEV1), che rappresenta la quantità di aria che una persona può espirare nel primo secondo di una manovra di espirazione forzata. Questo valore è particolarmente utile per valutare la presenza di ostruzioni nelle vie respiratorie.

 Un altro parametro importante è la Capacità Vitale Forzata (FVC), che misura il volume totale di aria che una persona può espirare dopo un'inspirazione profonda. La FVC fornisce un'indicazione generale della capacità dei polmoni di trattenere e rilasciare l'aria.

 Il rapporto tra FEV1 e FVC, noto come FEV1/FVC, è un indicatore fondamentale per diagnosticare diverse condizioni respiratorie. Un rapporto ridotto può suggerire un'ostruzione delle vie respiratorie, tipica di condizioni come l'asma e le malattie polmonari ostruttive croniche.

 Inoltre, la spirometria può misurare anche il Volume Espiratorio Forzato Totale (FET), che è la quantità totale di aria espirata durante l'intero tempo di espirazione forzata, e la Capacità Residua Funzionale (FRC), che rappresenta il volume di aria rimasta nei polmoni dopo una normale espirazione.

 Questi parametri insieme forniscono un quadro dettagliato della funzionalità polmonare e aiutano i medici a diagnosticare e monitorare le condizioni respiratorie, valutare la gravità delle malattie polmonari e determinare l'efficacia dei trattamenti. 

  1. Spirometria e controindicazioni

 La spirometria è generalmente considerata un test sicuro e non invasivo, ma ci sono alcune situazioni in cui potrebbe non essere consigliata o potrebbe richiedere particolare cautela.

In primo luogo, rispetto alle persone con condizioni mediche preesistenti che potrebbero essere aggravate dallo sforzo fisico, come gravi malattie cardiache o recenti interventi chirurgici toracici, è importante valutare i rischi potenziali prima di eseguire il test. La spirometria comporta manovre di respirazione forzata che possono mettere sotto stress il sistema respiratorio e cardiaco, e quindi, per queste persone, il medico deve considerare attentamente i benefici e i rischi dell’esame.

 Inoltre, le persone con condizioni di salute acute o instabili, come infezioni respiratorie gravi o asma severa, potrebbero non essere in grado di eseguire il test in modo efficace. In questi casi, è preferibile attendere che la condizione acuta si stabilizzi prima di procedere con la spirometria. Il test potrebbe infatti non fornire risultati accurati se il paziente è troppo malato, oppure non è in grado di seguire le istruzioni correttamente.

 Anche in presenza di alcune deformità toraciche o difficoltà motorie che rendono difficile eseguire le manovre respiratorie corrette, come in alcune condizioni neurologiche o muscolari, la spirometria può essere difficoltosa. In tali situazioni, il medico potrebbe optare per esami alternativi o modificare il modo in cui il test viene eseguito per ottenere risultati utili senza mettere a rischio la salute del paziente.

 Infine, le donne in gravidanza devono discutere con il proprio medico se la spirometria è appropriata nel loro caso specifico. Sebbene non ci siano evidenze dirette che dimostrino rischi significativi, è sempre consigliabile valutare con attenzione qualsiasi esame diagnostico durante la gravidanza.

  1. La spirometria è dolorosa?

 La spirometria è un esame non invasivo e generalmente non doloroso. Durante il test, il paziente è invitato a respirare attraverso un boccaglio collegato a uno spirometro, eseguendo manovre di respirazione forzata. La sensazione avvertita può essere simile a quella di respirare profondamente o di soffiare fuori tutta l’aria rapidamente, ma non causa dolore.

 Tuttavia, alcune persone potrebbero avvertire una lieve sensazione di disagio o fatica a causa dello sforzo necessario per eseguire le manovre di espirazione forzata. Ciò può succedere a chi soffre di condizioni respiratorie preesistenti. 

  1. Spirometria e alimentazione

 La spirometria, essendo un test di funzionalità polmonare, non richiede preparazioni alimentari specifiche prima dell'esame. Tuttavia, ci sono alcune considerazioni che possono influenzare i risultati del test e che possono essere utili per garantire una prestazione ottimale.

 In generale non è necessario un digiuno pre-spirometria, ma è consigliabile evitare pasti abbondanti o pesanti subito prima dell'esame. Mangiare un pasto molto copioso può provocare sensazioni di gonfiore o disagio che potrebbero interferire con la capacità di eseguire le manovre di respirazione forzata correttamente. In alcuni casi, un pasto pesante potrebbe anche esercitare una pressione addominale che potrebbe influenzare la capacità di espirare completamente.

Altre considerazioni includono l’evitare cibi che possono causare disagio gastrointestinale, come quelli particolarmente piccanti o grassi, che potrebbero causare reflusso o gonfiore. Inoltre, è generalmente consigliabile evitare bevande alcoliche e caffè nelle ore precedenti l’esame, poiché possono avere effetti diuretici e influenzare il comfort durante il test.

Dott.ssa Martina Amenta

Dott.ssa Martina Amenta

Redattrice RAI esperta nell'ideazione, nella produzione e nella gestione di contenuti multicanale, dalla TV al mondo Web, che si è specializzata nell’ambito della medicina e della salute. Attualmente è impegnata nei programmi TV "CHECK UP", in onda su RAI UNO, ed ELISIR in onda su RAI TRE. Tra le sue esperienze precedenti “UNO MATTINA” (RAI UNO) e “KALIPE” (RAI DUE).

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