Salute e Benessere
In arrivo i vaccini anti Covid-19 in farmacia: ce ne parla Domenico Laporta
Con l’introduzione della farmacia dei servizi e in seguito con la situazione di emergenza sanitaria legata al Covid-19, il ruolo del farmacista ha subito una notevole evoluzione. Gli ultimi dodici mesi, così duri e sfidanti per tutti, hanno evidenziato quanto il ruolo della farmacia e dei farmacisti sia fondamentale non solo per la presenza capillare sul territorio ma anche per la capacità di far fronte in modo coeso e strutturato alle emergenze con concreta operatività.
Il ruolo del farmacista, infatti, è stato quanto mai prezioso per instituire un primo presidio sanitario sul territorio ed organizzare una task force nella lotta alla pandemia, che era partita nelle LloydsFarmacia con la possibilità della consegna a domicilio dei farmaci gratuita già durante il primo lockdown e poi integrata dalla possibilità di eseguire il test antigenico rapido nasale (tampone rapido) e il test sierologico.
Lotta al covid: il vaccino in farmacia
La presenza sul territorio e le competenze del farmacista sono state ritenute adeguate a rafforzare e implementare la campagna di vaccinazione, e questo è quanto conferma l’Amministratore Delegato del gruppo ADMENTA Italia – LloydsFarmacia, Domenico Laporta: «parteciperemo più che volentieri alla campagna, ispirandoci all’esperienza inglese: vaccineranno le farmacie che hanno spazi e strutture per fare più vaccini, l’obbiettivo è massimizzare la campagna vaccinale».
LloydsFarmacia segue quindi quanto accade già in altre realtà europee in cui la figura del farmacista vaccinatore è già presente e conferisce un riconoscimento ulteriore al ruolo del farmacista.
La somministrazione dei vaccini avverrà da parte dei farmacisti abilitati all’esecuzione delle somministrazioni vaccinali contro il Covid, dopo aver seguito specifici corsi organizzati dall’Istituto Superiore di Sanità.
L'importanza della formazione
La formazione dei farmacisti è un aspetto importante, il percorso di aggiornamento per la professionalità è fondamentale e - come ricorda Laporta - : «il farmacista deve continuamente aggiornarsi e fare dei corsi di formazione sempre più adeguati alle nuove richieste, per fortuna la nostra azienda ha sempre investito sulla formazione e continuerà a farlo perché quanto mai oggi le sfide sono diverse; molti dei nostri farmacisti hanno già iniziato, circa il 30 % è già iscritto ai corsi e si accinge a intraprendere questo percorso, che coinvolgerà all’inizio circa cinquanta farmacie, prediligendo quelle con ampia metratura, con la possibilità di parcheggio e distribuite in modo strategico sul territorio».
Le farmacie: presidi per la comunità
LloydsFarmacia è presente in Italia con oltre 260 farmacie e fra queste – afferma l’Amministratore Delegato del gruppo – «avremo farmacie che vaccinano in tutte le città in cui operiamo, tutti i giorni e per tutto l’orario di apertura».
I vaccinatori e la formazione non mancano, ma a livello logistico come sarà possibile somministrare i vaccini a mRna che richiedono temperature estremamente basse per la conservazione? «Occorre una organizzazione delle sedute vaccinali ancora più minuziosa, ma è tutto fattibile» - rassicura Laporta - «poter contare sui farmacisti renderebbe possibile non solo incrementare i punti di somministrazione, ma anche raggiungere più facilmente la popolazione».
In conclusione, siamo certi che tra gli insegnamenti che resteranno e da cui possiamo trarre benefici in futuro c’è l’importanza di consolidare l’alleanza medico – farmacista, coinvolti, se pur in modo diverso, nel rafforzare la medicina sul territorio.
Lo scenario futuro, quindi, vede il farmacista sempre più centrale nella tutela della salute a cui oltre alle già consuete attività e servizi - Cup, campagne di prevenzione, consegna di farmaci a casa – si aggiungono tasselli importanti che ne valorizzano la formazione e le competenze.
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