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Come capire se hai la vitamina D bassa

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Come capire se hai la vitamina D bassa

In vista dei mesi invernali e alla conseguente minore esposizione al sole, assicurare all’organismo un adeguato apporto di Vitamina D è importante anche per il normale funzionamento del sistema immunitario.

Molti studi evidenziano infatti le azioni immunomodulatorie esercitate da tale vitamina, quindi la capacità di modulare la risposta infiammatoria ad agenti batterici e virali. Inoltre, consente la normale funzione muscolare, il mantenimento di ossa e denti sani e il corretto assorbimento di calcio e fosforo, fondamentali per lo sviluppo osteomuscolare soprattutto nei bambini.

COS’È?

La vitamina D è una vitamina liposolubile che si presenta sotto diverse forme. La D2 (ergocalciferolo di derivazione vegetale) e la D3 (colecalciferolo, per lo più proveniente dal colesterolo) sono tra le forme più note ed importanti.

La Vitamina D3, nello specifico, è essenziale per la crescita, il rafforzamento e la riparazione delle ossa e per l’assorbimento e deposizione del calcio nelle ossa.

LA VITAMINA DEL SOLE

Può essere sintetizzata dal nostro corpo in seguito all’esposizione al sole: la vitamina D viene prodotta nella cute a partire dal 7-deidrocolesterolo per azione dei raggi UVB.

Il sole emette energia sotto forma di radiazioni solari di diverso tipo (visibili, infrarosse, ultraviolette di tipo A, B e C) che raggiungono l’organismo, inducendo diverse reazioni: prima fra tutte i raggi solari permettono, sempre attraverso pelle, la trasformazione della vitamina D in forma attiva.

Si stima che il fabbisogno medio giornaliero di vitamina D sia pari a 10 microgrammi (400 unità internazionali, UI). I fabbisogni reali devono essere valutati caso per caso, soprattutto in presenza di patologie o condizioni di salute particolari.

LO SAI CHE…

È stato calcolato che circa 15-30 minuti di esposizione al sole, almeno due volte alla settimana a livello del viso, delle braccia, delle gambe o della schiena apportano una sufficiente sintesi di vitamina D.

Una regolare esposizione solare rappresenta, pertanto, il modo più naturale ed efficace per un’adeguata produzione endogena di vitamina D. Bisogna però uscire all’aria aperta: dietro ai vetri di una finestra non viene esercitato alcun effetto sulla sintesi della vitamina D.

COME SI COMPORTA LA VITAMINA D

La vitamina D agisce nel corpo come un ormone: attraverso il sangue raggiunge diversi organi “bersaglio” e ne va a controllare diverse funzioni fisiologiche, la più nota è il mantenimento di una corretta struttura ossea.

Per fare questo promuove l’assorbimento di calcio e fosforo nell’intestino, incrementando la liberazione di calcio nelle ossa.

VITAMINA D: BENEFICI

La vitamina D, tuttavia, è coinvolta in moltissimi processi fisiologici e i suoi recettori sono distribuiti in tutto l’organismo:

  • la vitamina D, ad esempio, è in grado di aumentare la forza nelle fibre muscolari a contrazione veloce ed è necessaria per una normale contrattilità muscolare;
  • la vitamina D contribuisce al mantenimento di ossa e denti normali.

Si ritiene inoltre che la vitamina D abbia un ruolo rilevante nella risposta immunitaria modulandola.

Le evidenze e le linee guida, al momento, suggeriscono di garantire livelli adeguati di vitamina D ricorrendo alla supplementazione farmacologica in caso di carenza comprovata.

Per sapere se ne siamo carenti è bene rivolgersi al proprio medico ed eventualmente rilevare il livello della “25 idrossivitamina D” nel sangue o di “25 (OH)D” con un semplice prelievo.

CARENZA DI VITAMINA D

La vitamina D, tuttavia, come abbiamo visto è coinvolta in moltissimi processi importantissimi per il nostro organismo. Una eventuale carenza di questa vitamina determina il rachitismo nei bambini o l’osteomalacia negli adulti, a causa di un ritardo nella mineralizzazione.

Queste patologie oggi sono malattie rare nel nostro Paese perché, a differenza del passato e dei paesi meno sviluppati, sono cambiate le abitudini alimentari e di comportamento e le condizioni socio-economiche hanno portato un netto miglioramento nell’assunzione di nutrienti con la dieta o con l’integrazione.

VITAMINA D E ALIMENTAZIONE

Una piccola quota di vitamina D (circa il 10-20% del fabbisogno) si può assumere anche con la dieta; tuttavia, è bene sapere che è presente solo in un range ridotto di alimenti.

I cibi che contengono vitamina D sono, ad esempio, gli olii di fegato dei pesci marini, alcuni pesci come dentice, tonno, pesce spada, trota, salmone, aringhe, sardine e la carne di maiale, il fegato di manzo, il tuorlo dell’uovo e il burro.

INTEGRAZIONE

È importante assicurare al proprio organismo il giusto apporto di vitamina D così da garantire al sistema immunitario, alle ossa e al cervello il giusto benessere e affrontare al meglio la stagione fredda.

In caso di necessità, dopo aver consultato il proprio medico ed essersi sottoposti ai dovuti controlli per verificare l’eventuale carenza di tale vitamina, è possibile ricorrere a degli integratori.

Il consiglio del farmacista

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