Salute e Benessere

Lavaggi nasali negli adulti

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Lavaggi nasali negli adulti
  1. Cosa sono i lavaggi nasali?
  2. Quali sono i benefici dei lavaggi nasali?
  3. Come si esegue correttamente un lavaggio nasale?
  4. Quale acqua usare per i lavaggi nasali?
  5. Lavaggi nasali: effetti collaterali e controindicazioni
  6. Quante volte al giorno è possibile fare il lavaggio nasale?

 

  1. Cosa sono i lavaggi nasali?

I lavaggi nasali sono una pratica terapeutica che consiste nell’irrigare le cavità nasali con soluzioni saline. E’ un metodo che può apportare numerosi benefici, in particolare per chi soffre di congestione o irritazione delle vie respiratorie. Questa tecnica è utilizzata per alleviare i sintomi di condizioni come raffreddori, allergie, sinusiti e riniti, poiché aiuta a rimuovere il muco in eccesso e le sostanze irritanti, come polveri e pollini, che possono accumularsi nelle cavità nasali.

La procedura di lavaggio nasale è piuttosto semplice e può essere eseguita con diversi strumenti come spray nasali, bottiglie di irrigazione o neti pot, un dispositivo simile a una piccola teiera progettato specificamente per questo scopo. La soluzione utilizzata per i lavaggi è tipicamente una miscela di acqua sterilizzata e sale, che aiuta a mantenere l'umidità nelle mucose nasali, prevenendo secchezza e irritazione.

  1. Quali sono i benefici dei lavaggi nasali?

 I lavaggi nasali offrono una serie di benefici che possono contribuire in modo significativo al benessere delle vie respiratorie. Uno dei principali vantaggi di questa pratica è il sollievo dalla congestione nasale, un sintomo comune di molte condizioni come raffreddori, allergie e sinusiti. Irrigare le cavità nasali con una soluzione salina aiuta a rimuovere il muco in eccesso, le particelle di polvere e gli allergeni, facilitando una respirazione più agevole e migliorando il comfort generale. Inoltre, i lavaggi nasali sono efficaci nel mantenere le mucose nasali umide. Ciò è particolarmente importante poiché l’aria secca, comune in ambienti riscaldati o condizionati, può irritare le mucose e contribuire a infiammazioni o infezioni. L’uso regolare di lavaggi nasali può quindi prevenire la secchezza, riducendo il rischio di sviluppare disturbi come la rinite secca o altre complicazioni respiratorie.

 Un altro beneficio significativo è la prevenzione delle infezioni. Mantenere le cavità nasali pulite e ben idratate aiuta a ridurre la proliferazione di batteri e virus, contribuendo a prevenire infezioni delle vie respiratorie superiori. Quest’azione è particolarmente utile per le persone che sono soggette a sinusiti ricorrenti o a frequenti raffreddori, poiché i lavaggi nasali possono fungere da barriera protettiva.

Inoltre, i lavaggi nasali possono migliorare la qualità del sonno. Una respirazione più libera e senza ostacoli durante la notte può portare a un riposo più profondo e rigenerante. Questo aspetto è particolarmente importante per chi soffre di congestione notturna, poiché può ridurre i risvegli frequenti e migliorare il benessere generale.

  1. Come si esegue correttamente un lavaggio nasale?

Eseguire un lavaggio nasale in modo corretto è fondamentale per garantirne l'efficacia e la sicurezza. La procedura inizia con la preparazione della soluzione salina, che può essere acquistata in farmacia o preparata in casa mescolando acqua sterilizzata e sale non iodato. È importante utilizzare acqua priva di contaminanti, quindi è consigliabile ricorrere a acqua distillata, oppure acqua bollita e poi raffreddata. Una volta pronta la soluzione, ci si può avvicinare al lavaggio vero e proprio.

La prima cosa da fare è trovare una posizione comoda: molti trovano utile inclinarsi sopra il lavandino o usare una bacinella per raccogliere l'acqua in eccesso. A questo punto, si può utilizzare un neti pot, una bottiglia di irrigazione o un flacone spray per applicare la soluzione. Se si utilizza un neti pot, è sufficiente riempirlo con la soluzione salina, piegarsi in avanti e ruotare leggermente la testa di lato, in modo che una narice sia più in alto dell'altra. Si inserisce delicatamente il beccuccio del neti pot nella narice superiore e si inizia a versare la soluzione, permettendo che fluisca attraverso il naso e fuoriesca dall’altra narice. È normale avvertire una sensazione di freschezza o leggero bruciore, ma non dovrebbe essere doloroso. È importante respirare dalla bocca durante il lavaggio per facilitare il processo. Una volta terminato il lavaggio su un lato, si può ripetere la procedura sull'altra narice, sempre mantenendo la testa inclinata. E’ posibile soffiarsi delicatamente il naso alla fine di ogni lavaggio per rimuovere eventuali residui di muco e soluzione salina. Dopo aver completato il lavaggio, è consigliabile rimanere in posizione eretta per qualche minuto per permettere alla soluzione di drenare completamente. Infine, è utile risciacquare l'attrezzatura utilizzata con acqua calda e asciugarla per evitare contaminazioni future.

Questa pratica non solo aiuta a mantenere le vie respiratorie pulite, ma può diventare una parte piacevole e benefica della routine quotidiana, specialmente durante i periodi di allergie o raffreddori. 

  1. Quale acqua usare per i lavaggi nasali?

Quando si effettuano i lavaggi nasali, è fondamentale prestare attenzione alla qualità dell’acqua utilizzata, poiché un’acqua non appropriata può comportare rischi per la salute. Idealmente si dovrebbe utilizzare acqua distillata o sterile, che è stata trattata per rimuovere impurità, batteri e altri contaminanti. Questa opzione è la più sicura, poiché riduce al minimo il rischio di introdurre agenti patogeni nelle cavità nasali.

Se l’acqua distillata non è disponibile, si può anche utilizzare acqua bollita. In questo caso, è sufficiente far bollire l’acqua per almeno cinque minuti e poi lasciarla raffreddare a temperatura ambiente prima dell’uso. Questo processo aiuta a uccidere eventuali microrganismi presenti nell’acqua, rendendola più sicura per i lavaggi nasali.

 È importante evitare l’uso di acqua del rubinetto non trattata, in quanto potrebbe contenere batteri e altri agenti patogeni. Anche se l’acqua del rubinetto è generalmente sicura per il consumo umano, le mucose nasali sono più sensibili e vulnerabili, quindi è meglio optare per metodi più sicuri. Inoltre l’acqua non dovrebbe contenere cloro o altre sostanze chimiche potenzialmente irritanti, che potrebbero causare discomfort durante e dopo il lavaggio.

 Infine, è consigliabile anche prestare attenzione all’attrezzatura utilizzata per i lavaggi nasali. Qualsiasi strumento, come neti pot o bottiglie di irrigazione, dovrebbe essere ben pulito e disinfettato regolarmente per evitare contaminazioni. In questo modo, si garantisce che l’acqua utilizzata non solo sia appropriata, ma anche che l'intero processo di lavaggio nasale sia il più sicuro ed efficace possibile.

  1. Lavaggi nasali: effetti collaterali e controindicazioni

 Sebbene i lavaggi nasali siano generalmente considerati una pratica sicura e benefica per la salute respiratoria, è importante essere consapevoli dei possibili effetti collaterali e delle controindicazioni che possono insorgere. In primo luogo, una delle problematiche più comuni associate ai lavaggi nasali è la sensazione di bruciore o fastidio temporaneo durante e dopo la procedura. Questo può accadere se la soluzione salina è troppo concentrata o se le mucose nasali sono già irritate. È fondamentale utilizzare una soluzione salina adeguatamente preparata, seguendo le giuste proporzioni di sale e acqua, per minimizzare queste sensazioni sgradevoli.

 In alcuni casi, l'irrigazione nasale può causare una temporanea congestione o una sensazione di orecchie tappate. Questi sintomi di solito scompaiono rapidamente, ma possono risultare fastidiosi. Inoltre, se non si utilizza acqua sterilizzata o se l'attrezzatura non è adeguatamente pulita, si corre il rischio di introdurre batteri o altri patogeni nelle vie respiratorie, cosa che potrebbe generare infezioni.

 Per quanto riguarda le controindicazioni, i lavaggi nasali non sono raccomandati per persone con alcune condizioni mediche preesistenti, come deformità strutturali del naso, gravi allergie o infezioni attive delle vie respiratorie superiori. In questi casi, è consigliabile consultare un medico prima di intraprendere questa pratica. Anche per chi ha subito recenti interventi chirurgici nasali o ha un polipo nasale, è fondamentale ricevere indicazioni specifiche da un professionista sanitario.

 Infine, è importante considerare che i lavaggi nasali non dovrebbero sostituire le cure mediche tradizionali per le malattie respiratorie. Se i sintomi persistono o peggiorano nonostante l'uso dei lavaggi, è essenziale consultare un medico per una valutazione più approfondita.

  1. Quante volte al giorno è possibile fare il lavaggio nasale?

In generale, per chi soffre di congestione nasale o di sintomi legati a raffreddori, allergie o sinusiti, si può consigliare di effettuare il lavaggio nasale da una a tre volte al giorno. Questa frequenza consente di mantenere le vie respiratorie pulite, di alleviare la congestione e di ridurre l'accumulo di muco e allergeni, favorendo così una respirazione più agevole.

 

Per le persone che utilizzano i lavaggi nasali come parte della loro routine di igiene quotidiana o per la prevenzione delle infezioni, una volta al giorno può essere sufficiente. Alcuni potrebbero trovare beneficio nel praticare i lavaggi anche solo durante le stagioni allergiche o nei periodi in cui sono particolarmente vulnerabili ai raffreddori. In caso di sinusiti acute o di altre condizioni più gravi, tuttavia, potrebbe essere utile aumentare la frequenza, sempre sotto la guida di un medico.

 

Dott.ssa Martina Amenta

Dott.ssa Martina Amenta

Redattrice RAI esperta nell'ideazione, nella produzione e nella gestione di contenuti multicanale, dalla TV al mondo Web, che si è specializzata nell’ambito della medicina e della salute. Attualmente è impegnata nei programmi TV "CHECK UP", in onda su RAI UNO, ed ELISIR in onda su RAI TRE. Tra le sue esperienze precedenti “UNO MATTINA” (RAI UNO) e “KALIPE” (RAI DUE).

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